Brutta caduta per un ciclista triestino: 23enne senza casco soccorso per trauma cranico

Ciclista cade sulle Cascatelle a Trieste: trauma cranico e intervento di Soccorso Alpino, sanitari e Vigili del Fuoco.

21 dicembre 2025 09:58
Brutta caduta per un ciclista triestino: 23enne senza casco soccorso per trauma cranico -
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TRIESTE – Attivazione dei soccorsi nel tardo pomeriggio di ieri 20 dicembre lungo uno dei sentieri più frequentati dell’area cittadina. Tra le ore 17 e le 18 circa, la stazione di Trieste del Soccorso Alpino è stata allertata dalla Sores, in coordinamento con ambulanza, auto medica e Vigili del Fuoco, per prestare aiuto a un ciclista rimasto ferito nella zona conosciuta come “Cascatelle”.

L’intervento si è reso necessario a seguito di una caduta avvenuta lungo il tracciato, in un tratto particolarmente insidioso del percorso.

Caduta lungo il sentiero dopo una foratura

Il ferito è un giovane triestino classe 2002, che stava percorrendo il sentiero in compagnia di un secondo ciclista. È stato proprio quest’ultimo a lanciare l’allarme al Nue112, consentendo l’immediata attivazione della macchina dei soccorsi.

Secondo quanto riferito, la caduta sarebbe stata causata dalla foratura di una gomma. L’uomo avrebbe perso il controllo della bicicletta, impattando violentemente al suolo e riportando un trauma cranico. Un elemento che ha destato particolare attenzione è il fatto che il ciclista non indossasse il caschetto protettivo al momento dell’incidente.

Raggiunto dai soccorritori da più direzioni

Le operazioni di soccorso si sono rivelate complesse per la conformazione del territorio. I soccorritori hanno raggiunto il ferito sia dal basso che dall’alto, procedendo a piedi lungo il sentiero, reso difficile dalla pendenza e dalle condizioni del terreno.

La presenza di fango e superfici scivolose ha richiesto grande cautela e un lavoro coordinato tra le diverse squadre impegnate nell’intervento, con l’obiettivo di garantire la sicurezza del ferito e degli operatori.

Stabilizzazione e trasporto a spalla

Una volta raggiunto, il ciclista è stato stabilizzato dal personale dell’auto medica. Dopo le prime cure sul posto, è stato adagiato su un materassino a depressione e successivamente imbarellato.

Il trasporto è avvenuto in modo particolarmente impegnativo: i soccorritori hanno dovuto portarlo a spalle per circa un quarto d’ora, percorrendo il sentiero in condizioni difficili, fino a raggiungere un punto accessibile ai mezzi di emergenza.

Affidato all’ambulanza

Al termine della manovra di recupero, il ferito è stato consegnato all’ambulanza, che ha provveduto al successivo trasferimento per gli accertamenti sanitari necessari. L’intervento si è concluso senza ulteriori criticità, grazie alla sinergia tra Soccorso Alpino, sanitari e Vigili del Fuoco.

L’episodio richiama ancora una volta l’attenzione sull’importanza della prudenza sui sentieri e dell’utilizzo delle protezioni individuali, soprattutto in percorsi che possono diventare scivolosi e pericolosi anche per ciclisti esperti.

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