TRIESTE – Martedì 27 maggio alle 18.30, presso il Teatro dei Fabbri, sarà presentata al pubblico la proiezione di due importanti documentari realizzati quest’anno dal Liceo Classico Linguistico Statale Francesco Petrarca: “E ci hanno portato via” e “Un silenzioso massacro”. Questi lavori, curati dalla documentarista e docente Sabrina Benussi insieme alle classi 5I e 5G, affrontano con rigore e sensibilità temi dolorosi legati alla tragedia dell’antisemitismo e ai crimini nazisti durante la Seconda guerra mondiale, offrendo così alle nuove generazioni un’occasione preziosa di riflessione storica e di crescita culturale.
il progetto educativo e la collaborazione con il museo ebraico
L’iniziativa nasce da una consolidata esperienza della docente Benussi, che da anni esplora le radici e le conseguenze dell’antisemitismo, con il supporto costante della dirigente scolastica Cesira Militello. Gli studenti coinvolti hanno avuto modo di avvicinarsi non solo alle tecniche audiovisive ma anche alla ricerca storica sul campo, in un percorso formativo che unisce pratica e approfondimento. Dal 2017, il Liceo Petrarca è legato da una convenzione con il Museo della Comunità ebraica di Trieste “Carlo e Vera Wagner”, consolidando così il rapporto tra scuola e memoria storica e rafforzando la collaborazione con istituzioni culturali del territorio.
“Un silenzioso massacro”: il dramma nascosto dell’aktion t4 a trieste
Il documentario “Un silenzioso massacro” affronta un tema poco noto ma estremamente significativo, ovvero il programma nazista di “eutanasia” AKTION T4, volto a eliminare persone con disabilità, considerate “indegne di vivere”. Sebbene a Trieste, durante l’occupazione nazista, questo programma non sia stato applicato direttamente, la tragica violazione del patto di cura tra medici e pazienti è stata comunque evidente, soprattutto nei confronti delle persone identificate come “di razza ebraica”. Il 28 marzo 1944 fu infatti il giorno di una drammatica retata che coinvolse vari ospedali della città: 24 persone dall’Ospedale Psichiatrico Provinciale, 13 dall’Ospedale dei Cronici e 10 dall’Ospedale Maggiore, di cui sei ultraottantenni, furono deportate alla Risiera di San Sabba e da lì inviate nei lager nazisti, senza fare mai più ritorno. Il documentario si avvale di testimonianze raccolte dagli studenti in italiano, tedesco ed ebraico, e include un’intervista a Michael von Cranach, psichiatra tedesco che per primo ha portato alla luce questa terribile pagina della storia, rendendo il film un importante strumento di memoria e di educazione.
“E ci hanno portato via”: la testimonianza delle sorelle bucci sopravvissute ad auschwitz
Il secondo documentario, “E ci hanno portato via”, racconta la storia toccante delle sorelle Tatiana e Andra Bucci, due bambine sopravvissute al campo di concentramento di Auschwitz, dove furono rinchiuse nel Kinderblock, il blocco destinato agli esperimenti del tristemente noto dottor Mengele. Attraverso un’intervista intensa e diretta, gli studenti hanno potuto raccogliere testimonianze preziose che restituiscono la complessità e l’orrore di quegli anni. La narrazione si arricchisce di fotografie inedite e ricordi personali, inclusa la tragica perdita del cuginetto Sergio De Simone, vittima anch’egli della deportazione. Il documentario non solo richiama alla memoria l’orrore dell’Olocausto, ma rappresenta un’occasione di riflessione profonda, aiutando le nuove generazioni a comprendere l’importanza di preservare la memoria storica come barriera contro l’indifferenza e il ripetersi della violenza.
un’opera di memoria e resistenza attraverso l’audiovisivo
Entrambi i documentari sono disponibili per la visione su RaiPlay – Rai Fvg Programmi Italiani, ampliando così la diffusione di questo messaggio educativo. Un valore aggiunto delle opere è costituito dalle musiche originali composte dal noto musicista e direttore d’orchestra Carlo Boccadoro, che contribuiscono a intensificare il coinvolgimento emotivo degli spettatori. La produzione è stata resa possibile grazie al sostegno della Fondazione CRTrieste, alla collaborazione del Museo della Comunità Ebraica di Trieste, all’appoggio dell’Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea nel Friuli Venezia Giulia e al supporto dell’associazione culturale START di Trieste.
Questi documentari rappresentano un esempio di come la scuola, attraverso la sinergia tra ricerca storica, produzione audiovisiva e collaborazioni culturali, possa farsi testimone attivo della memoria, promuovendo la consapevolezza storica e l’impegno civile nelle nuove generazioni.