Trieste, preso il profanatore della Sinagoga che vive con il reddito di cittadinanza

Le indagini della Polizia di Stato, in particolare della Digos della Questura di Trieste, coordinate direttamente dal Procuratore della Repubblica Carlo Mastelloni e da un Sostituto Procuratore, sono...

15 gennaio 2020 12:35
Trieste, preso il profanatore della Sinagoga che vive con il reddito di cittadinanza -
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Le indagini della Polizia di Stato, in particolare della Digos della Questura di Trieste, coordinate direttamente dal Procuratore della Repubblica Carlo Mastelloni e da un Sostituto Procuratore, sono risultate particolarmente complesse e laboriose tenuto conto della difficoltà dovuta alla qualità delle immagini dell’impianto di videosorveglianza, non agevolata dall’orario serale in cui i gesti si sono verificati.

Tali premesse hanno imposto un meticoloso lavoro di analisi di traffici telematici ed un’alacre attività nelle vie cittadine al dine di rintracciare l’autore.

Gli episodi risalgono al 24 ottobre 2019 e al 3 gennaio scorso e gli atteggiamenti tenuti in queste occasioni erano particolarmente significativi (segno della croce, dileggio della telecamera e gesto della pistola) di una premeditazione, nonché preoccupanti per una spiccata idiosincrasia per gli aspetti liturgici collegati al luogo.

Si tratta di un soggetto italiano, residente da poco tempo a Trieste, non seguito da alcuna struttura sanitaria. Lo stesso ha confessato i gesti agli investigatori della Digos di Trieste spiegando come le condotte avessero un significato ed una valenza mistico-religiosa.

L’uomo non risulta svolgere alcuna attività lavorativa e si sostenterebbe con i proventi del reddito di cittadinanza.

La Procura della Repubblica al momento ha ipotizzato la violazione dell’art. 604 bis e 635 comma 2 n.1) 612 comma 2 – in riferimento all’art. 339 c.p..

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