TRIESTE – Un’operazione ad ampio raggio condotta dalla Polizia Locale, attraverso il Nucleo di Polizia Commerciale, ha portato al sequestro di oltre 20.000 accessori da fumo risultati non autorizzati per la vendita.
Gli agenti hanno scoperto nel cuore di Trieste una vasta quantità di cartine e accessori da fumo celati sotto il registratore di cassa. Il titolare non era in possesso delle licenze richieste dalla normativa vigente, violando le disposizioni previste per la vendita di questi articoli.
L’intera merce, per un totale di 20.662 pezzi, è stata posta sotto sequestro.
Vendita vietata a minori: tabaccaio sanzionato
Nel corso di un altro accertamento, la Polizia Locale ha deciso di approfondire i controlli in un esercizio dove era stato notato un sospetto afflusso di giovani clienti. L’indagine ha rivelato che un minorenne aveva acquistato un flacone di liquido per inalazione contenente nicotina, il cui commercio ai minori è espressamente vietato dalla legge.
Il titolare della rivendita è stato sanzionato amministrativamente per la violazione, e il prodotto è stato ritirato dalla disponibilità del pubblico.
L’assessore alle Politiche della Sicurezza, Caterina de Gavardo, ha espresso il proprio sostegno all’operato della Polizia Locale: “Massimo è l’impegno degli operatori del Nucleo di Polizia Commerciale per garantire il rispetto delle leggi e la tutela della salute pubblica, specie quella dei più giovani, anche attraverso la verifica di prodotti che possono creare dipendenza”.
Rafforzati i controlli anche nelle zone periferiche
Secondo fonti interne alla Polizia Locale, sono in programma ulteriori verifiche nei quartieri periferici, con l’obiettivo di individuare attività che aggirano i regolamenti in materia di vendita di prodotti da inalazione. La priorità resta la tutela della salute pubblica, con un focus particolare sulla prevenzione dell’uso precoce di nicotina tra i giovani.