MONFALCONE – Recentemente, diversi contribuenti di Monfalcone hanno ricevuto delle PEC contenenti solleciti per il pagamento a conguaglio della tassa sui rifiuti per l’anno 2023-2024. Tuttavia, queste comunicazioni potrebbero essere parte di una truffa telematica. È stato infatti segnalato che l’IBAN indicato nei messaggi non corrisponde a quello ufficiale del Comune di Monfalcone.
Controllare l’origine delle comunicazioni
Le email sospette provengono da un indirizzo PEC che non è quello ufficialmente utilizzato dal Comune di Monfalcone. Questo fa sorgere seri dubbi sulla loro autenticità e suggerisce la possibilità di un tentativo di frode. È fondamentale che i cittadini prestino attenzione a questi dettagli per evitare di cadere nella trappola dei truffatori.
Il Comune di Monfalcone non ha inviato tali richieste
È importante sottolineare che il Comune di Monfalcone non ha effettuato alcuna richiesta di conguaglio per la tassa sui rifiuti in questo periodo. Tutti i contribuenti sono invitati a non effettuare alcun pagamento e a verificare l’autenticità di eventuali comunicazioni prima di procedere.
Segnalazioni alle autorità competenti
Il Comune di Monfalcone ha già informato la Polizia Postale riguardo a questi tentativi di truffa. Le autorità competenti sono al corrente della situazione e stanno lavorando per identificare i responsabili di queste pratiche ingannevoli.
Cosa fare in caso di sospetto
Se ricevi una comunicazione di questo tipo, è consigliabile non rispondere e non cliccare su eventuali link presenti nel messaggio. Verifica sempre l’autenticità dell’email contattando direttamente l’ente coinvolto attraverso i canali ufficiali.
Raccomandazioni
Il Comune di Monfalcone raccomanda a tutti i cittadini di essere cauti e di segnalare eventuali messaggi sospetti alle autorità competenti. La sicurezza dei dati e la protezione dalle frodi sono priorità assolute.
