Udine, blitz in Borgo Stazione: i risultati dell'operazione
“AFHA 2019”e“MAGNOLIA 2018” (fase 2)sono i nomi delle indagini che hanno portato alla vasta operazione di ieri, 11 marzo 2021, condotta congiuntamente dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale...
“AFHA 2019”e“MAGNOLIA 2018” (fase 2)sono i nomi delle indagini che hanno portato alla vasta operazione di ieri, 11 marzo 2021, condotta congiuntamente dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri e dalla Squadra Mobile della Questura di Udine, sotto la direzione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Udine Dott.Giorgio Milillo, nei confronti di un’organizzazione criminale di prevalente matrice afghana e pakistana, dedita al traffico di sostanze stupefacenti e immigrazione clandestina, operante in questa provincia.
Complessivamente, le indagini hanno consentito di raccogliere elementi di responsabilità penali nei confronti di oltre 30 persone, tra cui, oltre a quelle di nazionalità estera, figurano anche 5 italiani.
Nella giornatadi ieri, con
l’impiego di numerosi di agenti di Polizia e militari dei Carabinieri, che si
sono avvalsi della collaborazione del personale della Guardia di Finanza e della
Polizia locale, muniti di un drone, nonché del personale specializzato delle unità
cinofile dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, del N.A.S. (Nucleo
Antisofisticazioni e Sanità) e del N.I.L. (Nucleo Ispettorato del Lavoro),è
stata data esecuzione a quanto delegato dall’A.G. udinese a conclusione delle predette
attività investigativeavviate nei primi mesi del2019.
L’operazione si è
suddivisa in due fasce orarie: nella prima mattina è stata data esecuzione all’Ordinanza
di applicazione di misure cautelarinei confronti di alcuni cittadini stranieri,
con lacontestualeeffettuazione di perquisizioni personali e locali nei
confronti di n. 12 indagati, compartecipi a vario titolo alle attività illecite
connesse allo spaccio di sostanze stupefacenti e favoreggiamento
dell’immigrazione clandestina. Nel pomeriggio, invece, sono scattati i
controlli per identificazione di soggetti gravitanti nelle aree urbane del borgo stazione,nonchéin altri luoghi
abitualmente frequentati da soggetti dediti allo spaccio di sostanze
stupefacenti.
Per fronteggiare tale
attività di prevenzione sono stati impiegati quasi 100 operatori, tra uomini e
donne,appartenenti alle varie Forze di polizia, che hanno sottoposto a
controllooltre 300 persone,
tratto in arrestoun cittadino straniero,deferito a piede libero n. 16, nonché
sottoposto a sequestro oltre 70 grammi di sostanze stupefacenti di cui hashish,
marijuana, cocaina ed eroina. Inoltre, i
militari del N.A.S. (Nucleo Antisofisticazioni e Sanità) e del N.I.L. (Nucleo
Ispettorato Del Lavoro), hanno accertato violazioni amministrative per
complessivi euro 7.000/00 (settemila) e controllato tre esercizi pubblicigestiti
da altrettanti cittadini stranieri, riscontrando violazioni in materia covid.
Due stranieri di nazionalità colombiana e tunisina sono stati accompagnati in
Questura e muniti di decreto di espulsione in quanto irregolari sul territorio
nazionale.
LE INDAGINI – OPERAZIONE AFGHA 2019 e MAGNOLIA
2018
L’indagine AFGHA 2019, condotta dai Carabinieri del Nucleo
Investigativo, è stata avviatanei primi mesi del 2019 grazie
a diverse segnalazioni da parte di cittadini che lamentavano la continua
attività di spaccio nei pressi di alcune aree pubbliche della città, portandoall’arresto
di una ventina di soggetti di diverse nazionalità ed al sequestro di consistenti
quantitativi di sostanze stupefacenti.
La
parallela indagine antidroga, denominata MAGNOLIA 2018, della Squadra Mobile
della Questura udinese,che aveva permesso nella prima fase, terminata, come si
ricorderà, a marzo 2019 con l’arresto di circa 35 spacciatori operanti
prevalentemente in Borgo stazione, era poi proseguita (seconda fase) nei
confronti di altri soggetti responsabili anche dell’approvvigionamento delle
sostanze stupefacenti che giungevano in città. Quest’ultima attività ha portato
all’arresto di circa una decina di soggetti e al sequestro di ingenti quantitativi
di sostanze stupefacenti.
Le indagini della Polizia e dei Carabinieri, condotte inizialmente
in maniera autonoma, si sono successivamente incrociate, confluendo sugli
stessi contesticriminali urbani. Per tale motivo il Pubblico Ministero
inquirente, Dott. Giorgio MILILLO, che dirigeva entrambi i procedimenti penali,
ha deciso di creareun gruppo composto da personale di entrambe le Forze di
polizia a carattere generale per la prosecuzione delle attività in maniera congiunta.
Le indagini si concludevano con l’emissione delle Ordinanze eseguite, appunto,
nella giornata di ieri, 11 marzo.
Tra i soggetti italiani
di maggiore rilevanza spicca la figura criminale dell’udinese Z.D., 44 enne, tratto in arresto il 1
settembre 2019 e tutt’oggi detenuto. L’uomo accondiscendeva, previo compenso,
alle varie richieste avanzategli dai trafficanti stranieri, rendendosi responsabile
deltrasporto della droga dalla Lombardia a Udineed anche del reato di
favoreggiamento dell’immigrazione clandestina,in quanto aveva partecipato al
trasferimento di alcuni cittadini stranieri provenienti dalla rotta balcanica
in Italia,e segnatamente a Udine.A seguito di un tentativo, non riuscito, di
introduzione in territorio nazionale, per tramite del valico confinario sloveno, di alcuni cittadini
extracomunitari, registrato tra il 4/15 giugno 2019, da parte del Z.B.sotto la direzione organizzativa del
pakistano J.R., tra il 17/18 luglio 2019 le attività di polizia hanno permesso di
interrompere il traffico illecito con l’arresto in flagranza di reato, da parte
delle Autorità di polizia Slovene del cittadino udinese B.A., casertano 61 enne residente a Mortegliano, e complice di Z.B.,mentre
stava trasportando diversi clandestini dalla Slovenia in Italia.
Per quanto riguarda i
luoghi di spaccio emersi nelle indagini, oltre a borgo stazione e l’area del castello,
sono stati individuatil’ex caserma PIAVE, detta in gergo “area al muretto”, ubicata nei pressi dell’Ospedale Gervasutta a
Udine, ed i parchi cittadini Moretti e Vittime delle Foibe.
Presso l’ex caserma
PIAVE avveniva prevalentemente lo spaccio di cocaina ed eroina, gestito daipakistani
e afghani A.A.,K.K. e K.J., tutti e tre destinatari delle misure cautelari
personali,ad oggi irreperibili. L’ex caserma militare, “blindata” per via della
sua robusta recinzione muraria, non è stata scelta certo a caso dai pusher, i quali, collocando delle
“vedette” all’esterno del perimetro, riuscivano pressoché ad azzerare i
controlli di polizia, trasformando l’area in un vero e proprio bazar dedito allo smercio al minuto di droghe
“pesanti”.
Anche le caratteristiche
morfologichedel colle del Castellosono state abilmente sfruttate dai malviventi
rendendo l’area teatro dello spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto di
hashish, fino ad oggi attivo in piazza 1^ Maggio e sulle vie d’accesso sull’altura
del Castello udinese. Il luogo veniva esclusivamente gestitodall’afghano D.W.G.,
tratto in arresto nel corso dell’operazione di ieri, 11 marzo, che si avvaleva,
per lo smercio al dettaglio, dei diversi suoi connazionali. Le alberate vie
d’accesso che da piazza 1^ Maggio conducono sulla collinetta facilitavano
l’azione criminale dei trafficanti, offrendo numerosi posti adatti a nascondere
la droga. L’altura, grazie al posizionamento delle “vedette”, aiutava anche ad individuarela
presenza di operatori e pattuglie di polizia, permettendo così di limitare, se
non del tutto eludere, i controlli di polizia.
Nel corso delle indagini sono stati operati
diversi sequestri di sostanze stupefacenti, in particolare di hashish, a carico di innumerevoli acquirenti
frequentanti l’altura del Castello. Ecco alcuni dei più consistenti:
- il 12 giugno 2019 veniva tratto in arresto in
flagranza di reato S.S.R., poiché trovato in possesso di grammi 296 di sostanza
stupefacente di tipo hashish. Tale attività permetteva di operare anche un successivo sequestro di altri 200 gr. di hashish; - il 7 ottobre 2019 venivano tratti in
arresto A.M.e M.N., trovati
in possesso, sulla pubblica via, di nr. 5 “panette”
di hashish per un peso complessivo pari a grammi 527; - il 14 ottobre 2019 veniva deferito in
stato di libertà M.R., trovato in possesso, sulla pubblica via, di 10 grammi di
hashish; - il 20novembre2019 venivano deferiti in
stato di libertà P.L.V. e D.I., trovati in possesso, sulla pubblica via, di grammi 0,8 di eroina,
grammi 6 di marijuana, grammi 0,5 di hashish e nr. 10 pastiglie di psicofarmaci
Xanax, riportati nella tabella delle droghe; - il 12 febbraio 2020 veniva tratto in
arresto il cittadino italiano F.G.E., di anni 53,per possesso di grammi 839 di hashish
e grammi343 di marijuana, ricevuta dai soggetti indagati in questa Piazza 1^
maggio, dai quali si era già approvvigionato, in una precedente cessione del 17
agosto 2019, di oltre 1 kg. di hashish.
Inoltre,
le investigazioni hanno consentito di documentare e ricostruire alcuni viaggi di approvvigionamento del narcotico, proveniente dalla Lombardia e
dal Triveneto. In particolare:
- il 4 aprile 2019 si procedeva al sequestro di circa 15 kg di hashish e all’arresto di quattro cittadini pakistani (A.Z., M.S., A.T. e A.S.) i quali venivano fermati, nella zona sud della città di Udine, a bordo di una autovettura, al cui interno vi era lo stupefacente;
- il 1 settembre 2019 si procedeva al sequestro di 5 kg di hashish, lungo la SS13 Pontebbananei pressi di Codroipo (UD). In tale circostanza veniva tratto in arresto il cittadino italiano Z.D. ed il suo complice afghano S.Z., al loro rientro da un viaggio di approvvigionamento da Milano. A carico del terzo complice, cittadino afghano K.Y, rientrato a Udine in treno, veniva eseguita, nella giornata di ieri, 11 marzo, ordinanza di applicazione di misura personale emessa dal GIP del Tribunale di Udine, mentre il quarto soggetto coinvolto,un italiano D.A., veniva deferito a p.l., poiché trovato in possesso di gr. 8.95 della medesima sostanza illegale;
- il 4 settembre 2019 si procedeva al sequestro di 1 kg di hashish e all’arresto di M.B., cittadino pakistano, fermato in Stazione a Udine, proveniente da Mestre;
- il 15 ottobre 2019 si procedeva al sequestro di 90 grammi di cocaina e all’arresto di K.Y., cittadino pakistano (destinatario ieri di misura cautelare personale) e S.G.M., cittadino afgano, bloccati in autostazione in rientro da Milano;
- veniva ricostruito, altresì, il “trasferimento” di 15 kg di hashish avvenuto il 26 giugno 2019 da Mestre (VE) a Udine, destinati alla piazza di spaccio udinese, ed in particolare all’area del Castello. Per tali fatti venivano raccolti indizi di reità nei confronti di 3 soggetti di nazionalità afghana e pakistana D.W.G., W.N.B., R.S.U. e 1 italiano Z.D..