Un vero e proprio esame di maturità quello che attende l’Udinese di Runjaic lunedì sera all’Olimpico contro la Lazio di Baroni attualmente al quinto posto in classifica con 50 punti conquistati mentre i bianconeri ne hanno 39.
L’esito di questo match sarà fondamentale per capire se l’Udinese fa sul serio e può veramente ambire a una posizione europea in classifica o se dovrà accontentarsi (si fa per dire) al massimo di un nono posto.
L’Udinese arriva come meglio non potrebbe a questo incontro, morale alto e grande entusiasmo dopo tre vittorie consecutive e prima quel pareggio contro il Napoli che ha dato una spinta fortissima ai bianconeri sia dal punto di vista psicologico sia per l’autostima di una squadra che ora realmente crede in sé stessa e sa di essere forte, in tutti i reparti.
L’innesto di Solet ha trasformato un intero reparto quello difensivo rendendolo quasi imperforabile. Lo stesso Bijol da quando è arrivato Solet è tornato quel grande difensore che conoscevamo, anzi sta andando addirittura oltre ogni tipo di previsione, si sta superando, formando una coppia difensiva che al momento è tra le più forti in circolazione.
Le alternative non mancano in ogni reparto, d’altronde una squadra che può permettersi il lusso di lasciare fuori gente come Sanchez, Davis, Iker Bravo elementi di livello internazionale che troverebbero spazio ovunque può avere il sacrosanto diritto di sognare di provare ad arrivare più in alto possibile? Tutto ora sembra funzionare, la vicenda Lucca si è conclusa nel migliore dei modi, per quanto riguarda invece il portiere ora c’è Daniele Padelli che ha dimostrato di dare ancora oggi ampie garanzie di affidabilità e sicurezza tra i pali e anche il centrocampo non ha mai deluso le aspettative anzi, lo svedese Karlstrom si sta dimostrando un grande acquisto, una pedina fondamentale che dà equilibrio a tutti i reparti, per non parlare poi di Lovric elemento di quantità e qualità imprescindibile, poche formazioni del nostro campionato hanno la fortuna di avere giocatori come lui in rosa, giocatori completi che sanno fare tutto, Lovric sarebbe capace pure di mettersi a fare il portiere se richiesto e lo farebbe pure bene.
Detto questo Lazio-Udinese si preannuncia uno dei match più interessanti della giornata di campionato. A inizio stagione in pochi avrebbero pensato ad una Lazio così in alto a questo punto del campionato, mister Baroni ha avuto il merito di aver smentito anche i più scettici portando la sua squadra a ottenere risultati davvero importanti. La Lazio ora è un grande gruppo, compatto e con mentalità vincente, lo ha dimostrato ancora una volta in Europa League vincendo contro il Viktoria Plzen nonostante la doppia inferiorità numerica, solo le grandi squadre riescono a compiere imprese come questa. La Lazio di Baroni non ha fuoriclasse in rosa, è composta da tanti ottimi giocatori che con questo allenatore riescono ad esprimersi al massimo delle loro possibilità, ogni giocatore biancoceleste sa cosa fare e come lo deve fare, l’Udinese dovrà disputare una gara quasi perfetta per riuscire a portare a casa un risultato positivo, questo è poco ma sicuro. La Lazio è lo specchio del proprio allenatore come l’Udinese lo è del suo, due ottimi allenatori entrambi forse troppo sottovalutati e di cui se ne parla troppo poco rispetto ad altri che sanno vendersi meglio davanti ai giornalisti.
L’Udinese giocherà con il lutto al braccio per ricordare una leggenda, Bruno Pizzul che con la sua voce ha regalato emozioni indelebili a una intera nazione. Le leggende non muoiono mai.
Mandi Bruno