MESTRE (VE) – Un incubo si è consumato all’interno di un ex edificio della Telecom in via Carducci, a Mestre. Una 32enne veneziana è stata violentata e segregata dal suo aguzzino, un uomo di 32 anni, di origini tunisine per ben cinque giorni. La giovane è stata costretta a subire violenze ripetute da venerdì 11 aprile fino a ieri mattina, 16 aprile, quando è riuscita finalmente a scappare durante un momento di distrazione del suo aggressore. L’allarme è scattato intorno a mezzogiorno, quando la donna, completamente nuda, ha gridato aiuto nel cortile del palazzo.
Intervento delle Forze dell’Ordine
I clienti di un locale vicino hanno notato la scena e prontamente allertato le Forze dell’Ordine. Sono intervenuti sia i Carabinieri che la Polizia Locale, che hanno preso in custodia l’aggressore, impedendo che la donna fosse riportata dentro l’edificio. La vittima è stata immediatamente trasportata all’ospedale dell’Angelo di Mestre, dove i medici hanno confermato le violenze subite. La giovane ha poi raccontato l’intera vicenda ai Carabinieri, denunciando il suo aggressore.
Indagini in corso e arresto dell’aggressore
Il tunisino, irregolare e senza fissa dimora, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale e portato in carcere. Non è ancora chiaro il tipo di rapporto che legava la vittima al suo aggressore, ma pare che i due si conoscessero, entrambi alla ricerca di un posto dove dormire. Le indagini continuano per capire se la violenza possa aver coinvolto altre persone, sebbene al momento non ci siano riscontri su una violenza di gruppo.