“Io ho emesso delle ordinanze di autorestrizione regionale per scoraggiare gli assembramenti”: lo ha detto il Presidente del Veneto Luca Zaia a ‘Che tempo che fa?’ rispondendo ad una domanda sull’ipotesi di zone bianche avanzata dal Governatore della Liguria Toti.
“Se non si controllano i contagi – ha aggiunto – questi continueranno a crescere”. Zaia ha rivendicato il ruolo delle Regioni nella gestione della pandemia. “I ministeri non hanno i pazienti sull’uscio di casa – ha osservato – noi sì. Finiamola con la narrazione che le Regioni si sta contrapponendo al Governo, abbiamo votato tutti i dpcm”.
Come si aspetta questo Natale 2020? «Intanto proporrei di avere rispetto per i lavoratori della Sanità che resteranno ad accudire i pazienti, ma di qui a Natale non sappiamo che evoluzione ci sarà. Se avremo assembramenti il Natale sarà davvero problematico. Credo che sarà una festività in famiglia, ristretto, non ci saranno veglioni e non riempriremo le piazze, queste cose qui non si potranno fare».
La montagna d’inverno trema, sembra che il destino sia segnato: tutto chiuso durante le vacanze di Natale, uno dei momenti topici per il fatturato delle tante attività. Cosa ne pensa il governatore del Veneto: «L’arco alpino fattura 2 miliardi e mezzo con la montagna invernale, a febbraio avremo i mondiali di sci a Cortina, se la logica è combattere gli assembramenti è inutile pensare di chiudere la montagna e lasciare aperti i centri commerciali. E questo dicendo – ha assicurato Zaia – che il dogma in Veneto è la salute prima di tutto. Se tutti noi ci attenessimo alle regole per prevenire il Covid, allora le chiusure e le restrizioni non servirebbero. Dobbiamo ripristinare un grande patto con i cittadini, a marzo ce l’avevamo fatta, adesso ai cittadini sembra che il covid sembra che sia un problema di chi sta in ospedale».
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