Zaia: "torneremo alla normalità, ma sarà diversa da quella che conoscevamo prima"
"In tanti mi scrivono, grazie ai giovani, per noi magari è più normale stare a casa, ma per loro è difficile. Vogliamo tornare alla normalità ma sarà una normalità diversa da quella che conoscevamo...
"In tanti mi scrivono, grazie ai giovani, per noi magari è più normale stare a casa, ma per loro è difficile. Vogliamo tornare alla normalità ma sarà una normalità diversa da quella che conoscevamo prima. Ai ragazzi faccio l'appello a tenere duro. Dovremo scrivere: i nipoti hanno salvato i nonni. E un grazie anche ai bambini e ai genitori che se ne occupano."
Lo ha detto Zaia poco fa in conferenza stampa sottolineando anche come dopo l'emergenza la vita di tutti giorni sarà diversa e con molte più accortezze verso comportamenti che dovremo adottare nei primi mesi.
" Con le misure restrittrive il contagio è indietro di 5 giorni. Il 55% dei transiti in meno inrtaregionale in virtù delle restrizioni, grazie a questo il contagio è rallentato: il dato deriva dai controlli delle celle telefoniche. I 5 giorni di ritardo significa che oggi abbiamo un incremento di ricoverati ma in modo meno importanti rispetto a una settimana fa, e solo un paio di persone in più in terapia intensiva. Questa settimana dà la direzione, la prossima ci dirà se saremo a una svolta o se ci andremo a schiantare."
Ha ricordato anche l'importanza dei mezzi di protezione.
"Fondamentale coprirsi naso e bocca, usate le mascherine, ma anche foulard. Ho chiesto che si liberi l'importazione di mascherini e supermercati e farmacie possano acquistarle e venderle. Spero che il governo dia il via libera ad acquistare mascherine chirurgiche anche nei supermercati.
Notizie anche sui test per il covid-19
"Abbiamo approvato in unità di crisi una relazione dell'università di Verona e Padova per partire con i test sierologigi: facciamo i prelievi del sangue e andiamo ad analizzare le immunoglobuline: per sapere se il paziente ha già anticorpi e immunizzazione. Il contagio di ritorno, il caso in Veneto: probabilmente si tratta di una mancata immunizzazione."