Il Progetto “A Proprio Agio”: un ponte tra sport e inclusione
La 2^ edizione del progetto “A Proprio Agio”, iniziativa di formazione d’eccellenza promossa dall’Associazione Sportiva Udinese (ASU) in collaborazione con Csen Fvg e Special Olympics Fvg, si avvale del sostegno fondamentale della Fondazione Friuli. Rivolta a istruttori sportivi, educatori professionali e insegnanti di sostegno, questa iniziativa si pone come obiettivo quello di offrire strumenti concreti per l’accoglienza e l’accompagnamento di bambini con disabilità nel contesto sportivo.
Formazione specializzata per un’accoglienza inclusiva
Il ciclo di incontri si svolgerà in tre appuntamenti previsti per il 16 aprile, 7 maggio e 4 giugno, presso il PalaPrexta a Udine o accessibili online tramite la piattaforma Zoom. Chiara Candelotto, coordinatrice del progetto, enfatizza l’importanza di dotare i partecipanti di strumenti efficaci per il primo approccio con bambini aventi necessità speciali, sia diagnosticati che borderline, nell’ambiente sportivo.
Un percorso di crescita condivisa
I partecipanti avranno l’opportunità di sviluppare un piano di crescita personalizzato per ogni bambino, adattando le strategie alle specificità individuali e al contesto poliedrico della palestra. Questo approccio è volto a migliorare non solo l’accoglienza ma anche l’integrazione dei bambini in un ambiente stimolante e inclusivo.
Programma degli incontri e relatori
16 Aprile: Velda De Narda, neuropsicomotricista con esperienza presso l’ospedale Gervasutta, discuterà i campanelli di allarme nei bambini nelle prime fasi di crescita e come interagire con bambini autistici e borderline.
7 Maggio: Lo stesso esperto approfondirà la costruzione di un protocollo di accoglienza e sviluppo intorno al bambino, enfatizzando la costruzione di relazioni e comunicazione efficace.
4 Giugno: Raffaella De Carlo si unirà a Velda De Narda per un workshop pratico su casi specifici, promuovendo la transizione dalla teoria alla pratica attraverso la condivisione di strategie operative.
Un impegno per l’inclusione sociale nello sport
Il direttore dell’ASU, Nicola Di Benedetto, sottolinea il valore sociale del progetto, evidenziando come la collaborazione con la Fondazione Friuli e i partner sia cruciale per promuovere una maggiore sensibilità e comprensione verso l’unicità dell’individuo, con l’obiettivo finale di rendere la società più inclusiva e accogliente.
Il progetto “A Proprio Agio” rappresenta un’opportunità unica per tutti coloro che, a vario titolo, operano nel mondo dello sport e desiderano approfondire le proprie competenze nell’ambito dell’inclusione di bambini con disabilità. Attraverso questo percorso formativo, ASU e i suoi partner si impegnano a costruire un futuro dove lo sport sia accessibile e inclusivo per tutti.