TREVISO – Non si ferma la serie di aggressioni contro Halil Meral, co-titolare del locale “Istanbul City Kebap” in via Roma, a Treviso. Ieri, 22 aprile, il titolare è stato nuovamente preso di mira da due giovani marocchini, che lo avevano già perseguitato in passato. Questa volta, però, gli aggressori non si sono limitati a minacciarlo: hanno colpito anche il suo figlio piccolo con un calcio davanti al locale.
La dinamica dell’aggressione
L’ennesima aggressione è avvenuta intorno alle 17:00, sotto gli occhi di numerosi passanti. I due aggressori, che da settimane tormentano Halil, sono giunti davanti al kebab e, dopo l’ennesimo episodio violento, sono stati inseguiti dai familiari di Halil fino a piazza Borsa. Nel frattempo, sono intervenute tre volanti della Polizia di Stato, insieme ai Carabinieri e ai militari dell’Esercito, che avevano ricevuto l’allarme. I familiari turchi di Halil, che avevano cercato di fare giustizia da soli, sono stati fermati dalle Forze dell’Ordine, mentre i due marocchini, già denunciati tre volte per precedenti aggressioni, sono riusciti a sfuggire.
La paura e il rischio costante
Halil Meral, che ha già subito due aggressioni precedenti, una delle quali con una bottiglia di vetro e un’altra con un ombrello, teme ora per la sua vita e per quella del suo figlioletto. Nonostante le denunce e gli interventi delle Forze dell’Ordine, i suoi persecutori non si sono fermati, minacciandolo nuovamente di morte. La sua famiglia, che vive a Treviso da sei anni e gestisce oltre 10 locali kebab nel Triveneto, è stata costretta a fare i conti con una violenza che sembra non voler cessare, soprattutto in Treviso, dove si sono verificati tutti questi episodi.