SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO. La notizia arriva dal Genio civile che ha già inviato tutto agli uffici della giunta regionale: sono 600 mila i metri cubi di spiaggia divorati dalla mareggiata del 12 novembre scorso che ha invaso la spiaggia di Bibione e che, parole del sindaco di San Michele al Tagliamento Pasqualino Codognotto “ci ha messi in ginocchio”.

Nell’ultima spiaggia del litorale veneziano sono arrivati il presidente della Regione Luca Zaia e l’assessore all’ambiente Giampaolo Bottacin e il direttore interregionale per il Veneto e Trentino Alto Adige dei vigili del fuoco Loris Munaro per prendere visione della situazione più che mai critica dopo una settimana di maltempo che ha messo a dura prova il territorio sanmichelino.
DOSSIER DI FOTO E DOCUMENTI
“Stiamo raccogliendo foto, video e documentazione per avere elementi chiari e ottenere i risarcimenti come ci è stato richiesto dalla Regione” spiega il sindaco Codognotto. E oggi, durante la seduta del consiglio comunale, il primo cittadino illustrerà all’assemblea la situazione del territorio interessato dal maltempo dal 12 novembre.
Nel frattempo Codognotto continua a monitorare il capoluogo e le frazioni assieme al coordinatore dei volontari della protezione civile Antonio Miorin ed il responsabile William Cremasco.
RISCHIO ALLAGAMENTO A TERZO BACINO
Dalla piena del Canale scolmatore Cavrato si era aperto un fontanazzo che ha rischiato di allagare i terreni circostanti ed alcune abitazioni. Il pronto intervento della protezione civile con un centinaio di sacchi ha bloccato la fuoriuscita d’acqua, una tecnica sperimentata in altre occasioni d’emergenza sul territorio.
UN FIUME CHE “SPAVENTA” DUE REGIONI
A preoccupare da una settimana è la piena del fiume Tagliamento che interessa i territori confinanti di San Michele al Tagliamento e Latisana. Il sindaco Pasqualino Codognotto torna sul problema già evidenziato in altre occasioni. “Servono le opere di contenimento nel medio corso del fiume che “taglino” l’onda di piena in modo da diminuirne la portata.
Su questa richiesta è d’accordo anche il collega di Latisana Daniele Galizio”. Codognotto conclude: “Confidiamo nel responsabile della protezione civile Borelli e nelle autorità regionali del Veneto e Friuli VG che possano mettere in atto quella progettualità necessaria per la sicurezza idraulica”.