Bambino segregato in casa, secondo la madre ha subito un maleficio: revocata la potestà genitoriale

Non frequentava più la scuola, non lo faceva visitare dal pediatra, lo nutriva solo con biscotti secchi

28 dicembre 2025 20:05
Bambino segregato in casa, secondo la madre ha subito un maleficio: revocata la potestà genitoriale -
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BOLZANO – Un grave episodio di maltrattamenti in famiglia ha scosso la città di Bolzano portando il Tribunale per i minori a intervenire con un provvedimento drastico a tutela di un bambino.

Una madre, rimasta vedova, è stata privata della potestà genitoriale dopo aver sottoposto il figlio a pratiche ossessive, superstizioni e comportamenti ritenuti gravemente lesivi per il benessere psicofisico del bambino.

Segregato in casa, niente scuola nè pediatra

Secondo quanto emerso, il minore viveva segregato tra le mura domestiche, lontano dalla scuola e da qualsiasi forma di assistenza sanitaria. La donna aveva interrotto ogni rapporto con il pediatra e con l’istituto scolastico, arrivando persino a minacciare il personale docente. Una situazione di isolamento totale che ha acceso l’allarme tra le istituzioni.

Il bambino era costretto a seguire ritmi di vita innaturali, dormendo durante il giorno e restando sveglio di notte.

L’alimentazione risultava estremamente carente: solo biscotti secchi, una dieta del tutto inadeguata, soprattutto negli anni della crescita.

La donna attribuiva i malesseri fisici del figlio a un maleficio

Secondo la madre i malesseri fisici del figlio dipendevano da influenze negative e da rituali malefici, alimentando nel piccolo un clima costante di ansia e senso di colpa.

Gli esperti parlano di tortura psicologica continua, aggravata da un quadro di convinzioni deliranti che avrebbero compromesso seriamente lo sviluppo emotivo del minore.

La svolta è arrivata grazie a un decreto del Tribunale dei minori. I Carabinieri sono intervenuti facendo irruzione nell’abitazione, descritta come un vero e proprio fortino. L’accesso non è stato semplice: la porta è stata forzata per liberare il bambino e interrompere una situazione ritenuta ormai fuori controllo.

Sospensione immediata della potestà genitoriale

Il giudice ha disposto la sospensione immediata della potestà genitoriale, motivandola con una grave instabilità psichica della madre. La donna è stata quindi trasferita in una struttura specializzata per ricevere cure adeguate, come previsto dalle procedure di tutela indicate anche dal Ministero della Salute.

Il bambino è stato affidato a una comunità dell’Alto Adige, dove ha iniziato un percorso di recupero seguito da educatori e specialisti.

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