FVG6: al via la progettazione della ciclovia lungo l'ex linea ferroviaria
PORDENONE, 9 dicembre – L’assessore regionale alle Infrastrutture e Territorio, Cristina Amirante, ha annunciato oggi una nuova proposta progettuale per la realizzazione della ciclovia FVG6, che perco...
PORDENONE, 9 dicembre – L’assessore regionale alle Infrastrutture e Territorio, Cristina Amirante, ha annunciato oggi una nuova proposta progettuale per la realizzazione della ciclovia FVG6, che percorrerà la dismessa linea ferroviaria Casarsa-Pinzano al Tagliamento, con l’obiettivo di valorizzare e recuperare un tratto storico della regione. Questo progetto si propone di restituire alla comunità un’infrastruttura di grande valore, non solo per la mobilità ciclistica, ma anche per il turismo e la storia locale.
Il progetto della ciclovia FVG6 si estende su circa 27 chilometri di percorso, attraversando i comuni di Casarsa della Delizia, Valvasone Arzene, San Martino al Tagliamento, San Giorgio della Richinvelda, Spilimbergo e Pinzano al Tagliamento. La proposta è stata presentata dopo il superamento di un contenzioso che ha visto il ritiro di un ricorso al TAR presentato nel 2022 dalla Regione, che ha aperto la strada a un dialogo costruttivo con la Soprintendenza per il Friuli Venezia Giulia. Questo ha permesso di definire una progettazione che rispetta la memoria storica della linea ferroviaria, con l’intento di conservare alcuni elementi simbolici e utili della ferrovia.
L'idea di recupero storico e turistico – Una delle principali caratteristiche del progetto è il recupero delle stazioni e dei caselli ferroviari lungo il tracciato, alcuni dei quali sono ancora di proprietà del gruppo Ferrovie dello Stato. In particolare, si prevede di acquisire gli edifici di Spilimbergo e San Giorgio della Richinvelda con l’obiettivo di riqualificarli a scopo turistico. L'intenzione è quella di creare strutture di supporto al cicloturismo, come locande, B&B e officine per la riparazione di biciclette. Questi edifici saranno trasformati in spazi dove i cicloturisti potranno fermarsi, riposarsi e approfittare di servizi pensati appositamente per loro. Inoltre, lungo alcuni tratti della ciclovia, è previsto l’impiego di ciclotreni, una soluzione ludico-didattica che renderà l'esperienza ancora più interessante, rendendo il percorso accessibile a tutte le tipologie di visitatori.
Una progettazione condivisa con la Soprintendenza – Grazie al dialogo con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Friuli Venezia Giulia, è stato possibile trovare un accordo che rispetta la storicità della linea ferroviaria. Uno degli aspetti più innovativi del progetto riguarda il mantenimento di alcuni tratti di binari, che saranno utilizzati per segnare il percorso della ciclovia, mantenendo viva la memoria storica del tracciato. Inoltre, è prevista la conservazione della tipica recinzione in cemento che caratterizza l’area ferroviaria.
Tempistiche e finanziamenti – Per quanto riguarda le tempistiche, l'assessore Amirante ha dichiarato che nel 2025 verrà redatto il progetto definitivo, con l’obiettivo di ottenere i pareri necessari per l’approvazione del piano. Dopo questa fase, si procederà con la valutazione dei valori e delle stime degli edifici da acquisire, in particolare quelli di Spilimbergo e San Giorgio della Richinvelda, che sono ancora di proprietà di RFI (Rete Ferroviaria Italiana). Gli appalti per i lavori potrebbero partire nella seconda metà del 2026, con l’inizio effettivo dei cantieri che si estenderanno in più lotti, in un periodo temporale stimato di circa quattro anni.
L’intero progetto è finanziato con 13 milioni di euro già disponibili per la realizzazione della ciclovia, ma il costo complessivo dell’opera è stimato in 18,6 milioni di euro. Le risorse mancanti saranno reperite nel 2025, durante la fase di assestamento del bilancio regionale. Successivamente, si valuteranno anche le necessità finanziarie per la seconda parte del progetto, che riguarda l’acquisizione e il riuso delle stazioni e dei caselli per la creazione delle strutture turistiche e cicloturistiche.
Un progetto di grande impatto per il territorio – L’assessore Amirante ha concluso il suo intervento sottolineando come la ciclovia FVG6 non sarà solo un’opera di mobilità sostenibile, ma anche un’opportunità per la valorizzazione del patrimonio storico-culturale della regione. Il recupero della ex linea ferroviaria, la creazione di strutture turistiche e il coinvolgimento di attori privati e pubblici contribuiranno a potenziare il cicloturismo nel Friuli Venezia Giulia, attirando turisti e ciclisti da tutta Italia e oltre. La Regione, con questo progetto, intende promuovere la mobilità sostenibile e allo stesso tempo tutelare e valorizzare il patrimonio storico che caratterizza il paesaggio regionale.