Da oggi nuove disposizioni per gli spostamenti in Slovenia

Emergenza coronavirus, da oggi 5 febbraio nuove disposizioni per gli spostamenti per la Repubblica di Slovenia.IMPORTANTE NOVITA’: non è più valida l'esenzione dalla quarantena e dal test negativo per...

05 febbraio 2021 13:03
Da oggi nuove disposizioni per gli spostamenti in Slovenia -
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Emergenza coronavirus, da oggi 5 febbraio nuove disposizioni per gli spostamenti per la Repubblica di Slovenia.

IMPORTANTE NOVITA’: non è più valida l'esenzione dalla quarantena e dal test negativo per l’ingresso in Slovenia che sarà consentito a seguito di esito negativo al test Covid19 eseguito entro i sette giorni precedenti.

Le nuove disposizioni sono valide anche per le seguenti categorie:

➡lavoratori transfrontalieri giornalieri;

➡persona che attraversa il confine quotidianamente o occasionalmente per motivi scolastici e di studio;

➡cittadino UE-Schengen proveniente da da Stato UE-Schengen dove svolge assistenza, lavori di manutenzione o attività volte ad attenuare rischi imminenti per la salute;

➡appuntamento per prestazioni mediche
approfondimenti sul sito protezione civile Fvg.

 La Slovenia ha deciso di inasprire il regime ai suoi valichi di frontiera, introducendo l'obbligo di presentare un test Pcr o rapido negativo al Covid pure per i lavoratori transfrontalieri in ingresso e per chi arriva nel Paese per motivi di studio o di ricerca. Lo riferisce la televisione pubblica TV Koper/Capodistria.

La decisione, presa mercoledì sera dal governo sloveno, prevede che i lavoratori transfrontalieri debbano essere in possesso di un test negativo valido sette giorni e lascino la Slovenia entro 14 ore dall'ingresso. Tampone obbligatorio anche per chi entra in Slovenia per prestare assistenza a familiari e anziani, per emergenze o manutenzioni di immobili, con un massimo di permanenza di 12 ore dall'ingresso e per chi si sottopone a prestazioni sanitarie in Slovenia, che dovrà tornare in patria non appena concluse le procedure, ha informato il tg.

Il decreto entra in vigore da oggi, si legge sul sito dell'ambasciata italiana in Slovenia.

Tra le eccezioni ancora previste, specifica un documento pubblicato dalla rappresentanza italiana a Lubiana, quelle riservate a chi si occupa di trasporti, ai minori di 13 anni con accompagnatore, alle persone in transito, che dovranno lasciare la Slovenia entro sei ore, ma anche ai proprietari e affittuari di terreni agricoli transfrontalieri o su entrambi i lati del confine, per svolgere attività agricole-forestali, rientrando a casa entro otto ore dall'ingresso.

"In Italia i tamponi costano più o meno 80 euro, vuol dire che in un mese una famiglia di quattro persone dovrebbe pagare più o meno 800 euro, un esborso inconcepibile per una famiglia in questo momento", il commento di Walter Bandelj, presidente di una delle organizzazioni che rappresenta gli sloveni in Italia, la Sso, citato da Radio Capodistria.

La decisione di Lubiana creerà "non pochi disagi" anche "ad alcune migliaia di lavoratori transfrontalieri" che arrivano ogni giorno in Slovenia dalla Croazia, ha scritto il quotidiano La Voce del Popolo.

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