Turisti pagano oltre 200 euro per una guida, ma non ha l'abilitazione: sanzionata insieme all'agenzia

MADONNA DI CAMPIGLIO (TRENTO) – Una tranquilla escursione tra le maestose Dolomiti del Brenta si è trasformata in un caso di irregolarità, con conseguenze economiche e legali per chi avrebbe dovuto garantire sicurezza e professionalità. Un controllo effettuato dai Carabinieri della stazione di Madonna di Campiglio ha infatti portato alla luce un caso di esercizio abusivo della professione di guida ambientale.

Escursione da 210 euro ma con guida non abilitata

Durante una regolare attività di pattugliamento in quota, la squadra del Soccorso alpino dei Carabinieri si è imbattuta in un gruppo composto da undici escursionisti italiani intenti a percorrere il sentiero 318 in direzione del noto rifugio Brentei, nel cuore delle Dolomiti del Trentino. L’attenzione dei militari è stata attirata dalla figura che si presentava come guida ambientale, ma che, a un controllo più approfondito, è risultata priva dell’abilitazione necessaria.

Corso di formazione per ottenere la certificazione di guida ambientale

Secondo quanto stabilito dalle normative provinciali, per esercitare l’attività di accompagnatore di media montagna è indispensabile aver seguito un corso di formazione riconosciuto e superato un esame teorico e pratico, al termine del quale viene rilasciato un titolo ufficiale dalla Provincia Autonoma. In questo caso, la presunta guida risultava completamente sprovvista della certificazione, pur conducendo un’escursione a pagamento per conto di un’agenzia turistica.

Sanzioni per la guida e per l’agenzia organizzatrice

L’escursione, pubblicizzata online da un'agenzia turistica di Bologna, prevedeva un costo di 210 euro a partecipante. Il controllo dei Carabinieri ha portato non solo alla sanzione amministrativa da 600 euro per la guida, ma anche alla multa per l’agenzia che ha promosso l’iniziativa senza accertarsi della regolarità dell’accompagnatore.