“Onde há vida, há esperança”: il viaggio di un emigrante pordenonese sul grande schermo

A Pordenone il film brasiliano su Santo Cereser emoziona il pubblico e celebra l’eredità degli emigranti friulani.

22 dicembre 2025 11:24
“Onde há vida, há esperança”: il viaggio di un emigrante pordenonese sul grande schermo -
Condividi

PORDENONE – Applausi commossi hanno accolto al Cinemazero di Pordenone la prima proiezione del film brasiliano “Onde há vida, há esperança - Dove c’è vita c’è speranza”, diretto dal regista Rodrigo Rodrigues. La pellicola racconta la vita di Santo Cereser, nato a Prata di Pordenone e emigrato nel 1887 in Brasile, a Jundiaí, dove fondò una ditta vinicola oggi gestita dai suoi discendenti. L’evento ha visto la partecipazione di circa cento spettatori, coinvolti in una storia che intreccia sacrificio, nostalgia e successo imprenditoriale.

Un evento promosso da EFASCE e Regione FVG

La serata è stata organizzata da EFASCE Pordenonesi nel mondo con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. I saluti istituzionali sono stati affidati a Angioletto Tubaro, presidente di EFASCE, al consigliere regionale Markus Maurmair e all’assessore comunale di Pordenone Walter De Bortoli. Dal Brasile erano presenti il regista Rodrigo Rodrigues, il compositore delle musiche originali Kaique Fontes e Humberto Cereser, discendente di Santo e dirigente municipale per sviluppo economico, scienza e tecnologia a Jundiaí. L’interprete di EFASCE Simonetta De Paoli ha coadiuvato la comunicazione.

La storia di Santo Cereser e della sua famiglia

Il film racconta il lungo viaggio di Santo Cereser fino alla regione di San Paolo, tra lavoro nelle fazendas, piantagioni di vite, solitudine e nostalgia. Dopo alcuni anni, riuscì a far arrivare in Brasile la moglie Maria Piacentini e i sette figli: Carolina, Luigia, Giulia, Humberto Massimiliano, Antônio, Emma e Sofia. Stabilitosi a Jundiaí, acquistò il terreno Sítio Três Marias, nel quartiere Caxambu, e impiantò un vigneto, dando vita a un’attività imprenditoriale che si è evoluta fino a produrre vino, sidro, spumanti e altre bevande moderne.

Un’eredità culturale e migratoria

Oggi la famiglia Cereser, con l’azienda CRS Brands / Cereser, continua a gestire con successo sia l’attività economica sia la responsabilità sociale e culturale. Grazie alla narrazione cinematografica, Prata di Pordenone e Jundiaí hanno formalizzato nel settembre 2022 un patto di amicizia, consolidando legami storici e culturali tra Italia e Brasile.

L’importanza del messaggio

Il presidente di EFASCE, Angioletto Tubaro, ha sottolineato come la vicenda di Santo Cereser rappresenti la storia di molti emigranti friulani, simbolo di sacrificio e determinazione. Il film è stato apprezzato per la capacità di trasmettere emozioni e memoria, unendo il passato migratorio al presente imprenditoriale e familiare, in un racconto universale di speranza e resilienza.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail