GORIZIA. All’ospedale di Gorizia è apparso un avviso che annuncia la chiusura della segreteria del reparto di ortopedia a causa della continua mancanza di personale.
Nel foglio non sono presenti firme o timbri della direzione dell’azienda e questo è subito balzato all’occhio dei cittadini che hanno pubblicato il disservizio sui social.
È il caso ad esempio dell’associazione “Percorsi Goriziani” che ha divulgato quanto segue.

“SINDACO BATTA UN COLPO. Cari goriziani, quello in foto è il tristissimo cartello artigianale, posto da un qualsiasi operatore sanitario (responsabile verso l’utenza) presso la segreteria del reparto di ortopedia del nostro ospedale goriziano. Ma è anche il simbolo di un disagio che attraversa tutti i reparti, perché il nostro è ormai solo un ospedaletto da campo, in una sofferenza programmata che è parte di un chiaro disegno politico del centrodestra regionale, al quale il sindaco Ziberna è completamente sottoposto. Ma non era proprio Ziberna che ci spiegava sui quotidiani locali che la riforma sanitaria voluta dal suo compagno di partito (e diretto superiore gerarchico in Forza Italia), l’assessore regionale alla sanità Riccardo Riccardi, avrebbe prodotto solo il bene assoluto per noi goriziani? Ma non era il sindaco Ziberna quello che ci rassicurava sul fatto che l’incorporazione della nostra Azienda sanitaria in quella di Trieste ci avrebbe portato solo benefici? Ma ora le chiacchiere stanno a zero, ed è chiaro a tutti ormai che il vero disegno è quello di portare Gorizia, passo dopo passo (e la sanità è uno dei principali passi che Ziberna ha sostenuto) a una nuova dimensione studiata a tavolino dalla destra regionale che è quella di farla diventare un sobborgo triestino. Ziberna non sembra rispondere dal primo giorno agli elettori goriziani, ma solo al suo partito e alla coalizione regionale capitanata dal triestino Fedriga ed è un peccato per coloro che hanno creduto nella sua prosopopea, perché sarebbe stato dignitoso per Gorizia sentire il suo sindaco battere qualche colpo ogni tanto a difesa della città. Ma Ziberna non ha quella “voce del coraggio” che servirebbe per fare seriamente il suo lavoro, quello per il quale è pagato dai cittadini: difendere la città e i suoi presidi.”