Il sindaco di Gardone Val Trompia: "Non demonizziamo l'arma, si tratta di una tragica fatalità"
Il commento del sindaco di Gardone Val Trompia sull'incidente con la pistola "Siamo di fronte a un evento tragico, ma non vorrei stigmatizzare l'arma in sé": con queste parole, Giuliano Brunori, si...
Il commento del sindaco di Gardone Val Trompia sull'incidente con la pistola
"Siamo di fronte a un evento tragico, ma non vorrei stigmatizzare l'arma in sé": con queste parole, Giuliano Brunori, sindaco di Gardone Val Trompia, provincia di Brescia, ha commentato il drammatico incidente in cui una bambina di tre anni è stata ferita da un colpo partito accidentalmente dalla pistola del padre.
La posizione del sindaco sul fatto
"In qualità di sindaco posso solo esprimere lo sgomento della nostra comunità; sarà la magistratura a fare luce sulla dinamica dell'accaduto", ha dichiarato Brunori all'Adnkronos. "La mia preoccupazione è per il dolore della famiglia coinvolta, conosciuta da tutti nel nostro territorio, e per la salute della bambina, che è la priorità assoluta. Riguardo alla presenza diffusa di armi a Gardone, è importante sottolineare che si tratta di un'area con una lunga tradizione nella produzione di armi da caccia e da difesa, caratterizzata da un grande rispetto e competenza. Non si è mai verificato un omicidio per arma da fuoco in questo luogo".
La discussione sulla presenza di armi nel paese
Dopo la diffusione della notizia dell'incidente, si è sollevata una discussione sulla diffusa presenza di armi nelle abitazioni di Gardone Val Trompia e sui potenziali rischi ad essa associati. "La tradizione venatoria è molto radicata qui, quindi è difficile trovare una casa gardonese senza un'arma", ha spiegato il sindaco. "Va detto che c'è un forte rispetto per l'arma in questa comunità, dove molte persone lavorano nel settore armiero, utilizzano le armi per la caccia o per attività sportive. È emblematico il successo ottenuto quest'anno dalla Beretta Armi nel tiro a volo olimpionico. Gardone è il cuore di questa tradizione e la competenza e il rispetto hanno plasmato l'intera popolazione. Il fatto che ci siano molte armi non significa che vengano utilizzate in modo scorretto o indiscriminato".
La considerazione sul tragico evento
Brunori ha sottolineato che l'accaduto in casa della bambina è da definire una "tragica fatalità", legata all'imprevedibilità delle azioni dei bambini. "Si tratta di un evento drammatico, ma non bisognerebbe demonizzare l'arma in sé", ha ribadito il sindaco. "Il motivo per cui la bambina abbia trovato la pistola rimane un mistero. Sarà la magistratura a fare chiarezza sulla dinamica dei fatti. Questa è una notizia al di là dell'immaginabile, soprattutto per me che sono nonno di due bambini che frequentano la stessa scuola materna della piccola coinvolta nell'incidente".
Le condizioni di salute della bambina e l'appello alla preghiera
Riguardo alle condizioni della bambina, Brunori ha dichiarato: "Non ho ancora potuto parlare con i genitori, attualmente a Bergamo con la bambina, mentre i nonni sono a Gardone con la sorellina. So che la piccola è stata sottoposta a un intervento e che le prime 72 ore sono cruciali. Ci auguriamo che la sua battaglia per la vita abbia esito positivo. Resta solo da pregare e affidarsi alla competenza dei medici che la stanno curando. A loro va tutta la mia stima per l'impegno e la dedizione dimostrati".