Negli ultimi anni, la situazione imprenditoriale in FRIULI VENEZIA GIULIA (FVG) ha subito un cambiamento significativo, con gli stranieri che emergono come i principali attori nell’avvio di nuove attività. Secondo l’Ufficio studi della CGIA, i titolari di impresa nati all’estero nella regione hanno visto un incremento del 15,8% negli ultimi dieci anni, corrispondente a 2.398 nuovi imprenditori. In contrasto, il numero di attività guidate da italiani è diminuito di circa 5%, equivalenti a 16.809 unità in meno.
Il calo demografico e le sue conseguenze
Il trend demografico registrato in FVG ha senza dubbio avuto un ruolo determinante in questo cambiamento. Tra le cause principali, troviamo la burocrazia, il caro-bollette, il costo degli affitti e un perenne senso di precarietà che ha demotivato molti friulani e giuliani dall’intraprendere la via dell’autoimprenditorialità. Mentre gli italiani si mostrano sempre più scettici, gli stranieri sembrano approfittare di questa situazione, avviando numerose attività nel commercio e in altri settori. È facile notare che nelle nostre città proliferano bazaar, negozi di alimentari, bar e ristoranti a conduzione straniera, mentre anche nei settori edili e manifatturieri la presenza di imprenditori stranieri è in costante aumento.
Pro e contro di questo fenomeno
Il fenomeno dell’imprenditorialità straniera in FVG è complesso e suscita diverse interpretazioni. Alcuni esperti parlano di un “effetto sostituzione”, in cui le aziende straniere stanno rimpiazzando quelle locali. Altri evidenziano come gli immigrati tendano ad avviare una partita IVA, poiché lavorare come autonomi è percepito come più dignitoso rispetto al lavoro subordinato.
In generale, possiamo identificare due considerazioni significative. Da un lato, l’apertura di una nuova attività imprenditoriale rappresenta un’importante inclusione nel tessuto sociale ed economico della regione. Gli stranieri che avviano un’impresa si trovano costretti a interagire con le istituzioni pubbliche, a cercare finanziamenti e a gestire rapporti commerciali, diventando così parte attiva della comunità locale. D’altro canto, non possiamo ignorare le problematiche legate a certe attività economiche, che potrebbero nascondere operazioni di evasione fiscale o la commercializzazione di beni contraffatti. Questi aspetti possono generare una concorrenza sleale nei confronti delle aziende italiane, richiedendo un monitoraggio più attento da parte delle autorità competenti.
Statistiche sugli imprenditori stranieri in FVG
Entro la fine del 2023, il numero di imprenditori immigrati in FVG ha raggiunto le 17.513 unità, mostrando un incremento di 2.398 rispetto a dieci anni fa, con una crescita del 15,9% rispetto a una media nazionale del 27,3%. Le principali nazionalità tra i titolari di aziende straniere in FVG includono romeni (1.751), albanesi (1.663) e cinesi (1.366), seguiti da svizzeri, serbi e montenegrini.
Trieste e l’incremento degli imprenditori stranieri
La provincia di Trieste ha visto il più significativo incremento percentuale di imprenditori immigrati negli ultimi dieci anni, con un aumento del 35,1% (1.066 nuovi imprenditori). Anche altre province, come Gorizia (+20,4%), Pordenone (+10,6%) e Udine (+9%), hanno registrato un aumento, sebbene in misura minore. Questo trend evidenzia una tendenza generale in cui, mentre le imprese straniere crescono, quelle italiane diminuiscono, suggerendo che l’autoimprenditorialità stia perdendo la sua centralità nella popolazione lavorativa della regione.
Insomma la situazione imprenditoriale in FRIULI VENEZIA GIULIA mostra un netto spostamento verso l’imprenditorialità straniera, sollevando questioni importanti riguardo l’inclusione, la competitività e la sostenibilità del tessuto economico locale.
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