SAN STINO DI LIVENZA. In una domenica, che doveva essere come tante altre, il destino ha scritto una delle sue pagine più buie lungo la SP59, un tracciato che da San Stino di Livenza si snoda verso Caorle, disegnando il paesaggio del Veneto orientale con i suoi colori tipici e le sue infinite storie. Questa volta, però, il racconto è intriso di dolore e tragedia. Edoardo Bernardi, un ragazzo di appena 19 anni, originario di San Stino, ha visto la sua giovane esistenza interrompersi in un istante, lasciando un vuoto incolmabile tra i suoi cari e nella comunità che lo ha visto crescere. Era l’ora di pranzo di oggi, domenica 18 febbraio, quando Edoardo, a bordo della sua moto, percorreva quella strada conosciuta come l’arteria che collega la terraferma al mare, un percorso amato e frequentato da molti, soprattutto nei fine settimana.
Cosa è successo
In prossimità dell’abitato di Contarina il giovane centauro ha perso il controllo della sua due ruote. La strada, forse insidiosa per i suoi avvallamenti, per un attimo di distrazione o forse per una fatalità che in questi casi non lascia scampo, lo ha visto deviare dalla sua traiettoria, in un tentativo disperato di mantenere il controllo, fino a quando non è stato possibile evitare il dramma.
L’impatto devastante contro un platano
Il destino ha scelto uno dei tanti platani che costeggiano l’arteria come tragico punto di arrivo di questa corsa contro il tempo. L’impatto è stato devastante, una violenza tale da non lasciare scampo al giovane Edoardo, che in quel momento stava semplicemente inseguendo la libertà che solo la strada sa offrire. Immediato è stato l’allarme al 118, che ha visto i sanitari di Caorle mobilitarsi in un tentativo di soccorso che, purtroppo, non ha avuto il lieto fine sperato. Anche l’elicottero del Suem è stato allertato, un presagio di una gravità che tutti avrebbero voluto evitare.
Una comunità in lutto per la perdita di una giovane vita
Il dolore di questa perdita si diffonde ben oltre il luogo dell’incidente, toccando le corde più intime di chi conosceva Edoardo, di chi, anche senza conoscerlo, si ritrova a riflettere sulla fragilità della vita e sull’importanza di ogni singolo istante. La strada metropolitana 59, oggi, è più di un semplice asfalto che si stende tra due località: è diventata il simbolo di un addio prematuro, di un sogno infranto che lascia dietro di sé interrogativi, dolore e la consapevolezza di quanto sia importante amare, vivere e proteggere ogni vita.
In queste ore di dolore, la comunità e la nostra redazione si stringe nel ricordo di Edoardo.