Amaro (Ud). Un uomo di Trieste del 1958 ha chiamato il Nue112 per essersi procurato una distorsione al ginocchio lungo il sentiero che scende tra la Forca del Cristo e Amaro sotto il Monte Amariana. L’uomo, che era in escursione da solo, è stato subito individuato grazie all’applicazione Georesq che aveva sul proprio telefono. Cinque tecnici della stazione di Forni Avoltri assieme alla Guardia di Finanza si sono portati con il furgone in quota e lo hanno raggiunto, scortandolo poi al Pronto Soccorso per controlli.
Trasaghis (Ud). Più serie le condizioni di un altro escursionista di Buia, del 1950, che questa mattina è precipitato per più di venti metri ruzzolando lungo il pendio sud orientale del Monte Cuar a quota 1200 metri a causa di un sasso a cui si era appoggiato e che si è staccato facendolo cadere. Si è fermato su una piccola cengia grazie a due pianticelle. Assieme a lui c’era un’altra escursionista che ha chiamato i soccorsi. Raggiungerlo e stabilizzarlo sul posto non è stato semplice dal momento che si trovava in un punto molto impervio e scomodo per le operazioni.
Il tecnico dell’elisoccorso regionale, coadiuvato da un altro soccorritore del Soccorso Alpino caricato al campo base, ha operato in simbiosi con il medico e l’infermiere ma tutti hanno dovuto ancorarsi al pendio per svolgere le operazioni in sicurezza, in pendenza, con poco spazio di movimento e su terreno sdrucciolevole. Le operazioni di sbarco e recupero dell’elisoccorso si sono svolte con diverse verricellate.
L’uomo policontuso e con seri traumi, è stato ulteriormente stabilizzato in ambulanza al campo base e poi condotto in ospedale a Udine con l’elicottero.
Visiti spesso Nordest24? Ora puoi rimuovere tutta la pubblicità e goderti una lettura più piacevole, veloce e senza distrazioni. Clicca qui per maggiori informazioni