Investimenti nell’innovazione delle Scienze della vita nel Friuli Venezia Giulia: la regione si posiziona all’avanguardia a livello europeo
Trieste, 16 aprile – L’attuale Amministrazione regionale ha preso una decisione strategica per il futuro del Friuli Venezia Giulia, decidendo di puntare sull’innovazione nel settore delle Scienze della vita fin da subito. Questo settore è considerato fondamentale per lo sviluppo economico e sociale del territorio e si allinea con le direttive dello Spazio europeo dei dati sanitari (Ehds), promosso dall’Unione europea per migliorare l’accesso alle informazioni sanitarie da parte dei cittadini.
L’assessore alla Ricerca e Università, Alessia Rosolen, durante il meeting “The Role of Data in Life Sciences Research: Insights and Perspectives” organizzato dal Cluster Scienze della Vita del Friuli Venezia Giulia, ha sottolineato l’importanza di investire nelle nuove direttive comunitarie per garantire un sistema sanitario all’avanguardia e una forte capacità di innovazione. Questi elementi rendono il territorio particolarmente competitivo a livello internazionale.
Il Cluster Scienze della Vita è stato creato per promuovere l’innovazione nel settore sanitario e dell’invecchiamento. Grazie a un investimento di 30 milioni di euro su una programmazione triennale, il Cluster si propone di aumentare i livelli di conoscenza per il benessere della comunità, puntando sulla creazione di start-up innovative e sull’ottimizzazione delle risorse a disposizione.
La Direzione centrale Salute della Regione e Insiel sono stati incaricati di sviluppare il Digital Health Innovation Hub a Trieste, con l’obiettivo di favorire la nascita di start-up innovative nel settore sanitario e di migliorare le sinergie con le diverse componenti del sistema sanitario regionale.
Grazie a queste iniziative, il Gruppo Generali ha deciso di fondare ad Trieste Agorai Innovation Hub, un ecosistema di ricerca che utilizzerà tecnologie avanzate di data science e intelligenza artificiale per migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Durante l’evento è emersa l’importanza dei dati gestiti da Insiel in oltre 50 anni di attività con la Pubblica Amministrazione, tra cui oltre 46 milioni di referti di laboratorio, più di 43 milioni di referti di prestazioni ambulatoriali, quasi 253 milioni di documenti digitali e 163.5 milioni di ricette dematerializzate. Questi dati sono fondamentali per supportare le decisioni politiche in ambito sanitario.
Insiel si impegna anche a garantire l’interoperabilità delle applicazioni e la fruibilità dei dati nei percorsi di cura, supportando l’Amministrazione regionale nella definizione di politiche sanitarie a favore delle comunità.
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