La comunità di Conegliano e tutto il territorio del Veneto piangono la scomparsa di una delle loro figure più emblematiche nel campo dell’assistenza e della cura verso le persone con disabilità: Gigliola Casati. Dopo una vita dedicata al servizio degli altri, la sua luce si è spenta a 76 anni il 26 aprile presso il Centro di Riabilitazione di Conegliano, dove ha lavorato dal 1981.
Il cammino di una vita dedicata al prossimo
Nata nel 1948, Gigliola Casati si è distinta per il suo impegno incessante e la sua passione nel servire chi aveva più bisogno. La sua carriera iniziò giovanissima, quando decise di dedicarsi al volontariato nelle sedi de La Nostra Famiglia in Lombardia. Nel 1965, la sua vocazione si concretizzò con l’ingresso nell’Istituto Secolare delle Piccole Apostole della Carità, dove abbracciò il messaggio del fondatore, il Beato Luigi Monza, che la carità non conosce limiti.
Direttrice e guida: trasformazione e crescita del Centro di Riabilitazione
Arrivata a Conegliano nel 1981, la sua leadership e visione trasformarono il Centro di Riabilitazione in un punto di riferimento nazionale e regionale. Sotto la sua direzione, il centro si è evoluto in un Polo Ospedaliero riconosciuto IRCCS, diventando un centro di eccellenza per le epilessie e le malattie rare, nonché per l’ADHD.
Un approccio innovativo all’inclusione
Gigliola ha sempre creduto che la disabilità dovrebbe essere integrata nella società attraverso processi di inclusione attivi, un concetto che ha promosso attraverso innumerevoli iniziative di supporto alle famiglie e alla comunità locale. La sua visione era che l’ambiente familiare fosse il luogo dove sperimentare l’amore e crescere spiritualmente, riconoscendo e valorizzando le potenzialità individuali oltre ogni barriera.
Riconoscimenti e impatto duraturo
Il suo impegno è stato riconosciuto nel 2019 con il Premio Civilitas della Città di Conegliano, che l’ha descritta come un “orizzonte luminoso per tutte le famiglie in difficoltà“. Una delle sue massime preferite, tratta dal Vangelo di Giovanni, illustra perfettamente la sua filosofia: “Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto”. Attraverso la sua dedizione, Gigliola ha lasciato un’eredità di “germogli” che continuano a vivere nei cuori e nelle menti di coloro che ha toccato.
Eredità e ricordo
Gigliola Casati rimarrà una figura ispiratrice per molti, dai giovani volontari alle famiglie che ha aiutato. Il suo esempio di vita dedicata al servizio degli altri è un modello di come l’amore e la cura possano effettivamente trasformare le comunità. Le parole di Andrea De Vido, Direttore Generale Regionale Veneto dell’Associazione La Nostra Famiglia, risuonano come un tributo al suo spirito instancabile: “Da lei abbiamo imparato a vedere e valorizzare le potenzialità di ciascuno, più che i limiti“.