Paura al pronto soccorso, un uomo ubriaco perde le staffe: aggredisce un'infermiera e un vigilante

Notte di tensione al pronto soccorso: infermiera aggredita e tre giorni di prognosi per un vigilante preso a schiaffi.

21 luglio 2025 16:07
Paura al pronto soccorso, un uomo ubriaco perde le staffe: aggredisce un'infermiera e un vigilante -
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TRENTO – Una notte difficile quella trascorsa tra sabato 19 e domenica 20 luglio all'interno del pronto soccorso dell’ospedale Santa Chiara di Trento: un uomo, visibilmente alterato dall’alcol, ha dato in escandescenze e ha aggredito una infermiera e colpito con violenza un vigilante intervenuto per difendere la donna. L’episodio è avvenuto sabato notte poco prima della mezzanotte.

Erano le 23:30 quando un uomo di circa 40 anni, già noto per altri episodi legati all’abuso di alcol, è stato portato al pronto soccorso in uno stato di evidente alterazione. Nulla lasciava presagire ciò che sarebbe accaduto di lì a poco: l’uomo, infatti, in passato si era sempre mostrato collaborativo e non aveva mai creato particolari problemi al personale. Ma non questa volta.

La furia improvvisa dell'uomo e la prontezza dell'infermiera

Adagiato su un lettino per le prime cure, l’uomo ha reagito con una violenza improvvisa, colpendo senza motivo una giovane infermiera intenta ad assisterlo.

La donna, spaventata ma pronta, ha premuto il pulsante d’allarme per richiedere l’intervento della sicurezza.

Nel giro di pochi secondi, sul posto sono arrivati due addetti alla sicurezza. Uno di loro, tentando di frapporsi tra l’uomo e la sanitaria, è stato raggiunto da tre schiaffi violenti, riportando contusioni che gli sono valse tre giorni di prognosi. Solo grazie al supporto di altri due vigilanti si è riusciti a contenere l’uomo, immobilizzandolo temporaneamente a terra.

Le forze dell’ordine sono giunte sul posto circa un’ora dopo, prendendo in carico l’aggressore.

Secondo accesso al pronto soccorso nella stessa notte

Poco dopo l’intervento, l’uomo è stato ritrovato privo di sensi da un passante e, per la seconda volta nella stessa notte, è stato riaccompagnato in ambulanza al Santa Chiara di Trento. In questa circostanza, è apparso tranquillo e ha affermato di non ricordare nulla di quanto accaduto in precedenza.

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