I Cjarsòns, simbolo della tradizione culinaria della Carnia, sono una sorta di ravioli unici nel loro genere. Nati dall’ingegnosità dei cramârs, venditori ambulanti di spezie, questi ravioli sono un esempio squisito di come la storia e la gastronomia si intrecciano. I cramârs, attraversando le Alpi nel 1700, portavano con sé spezie esotiche che, una volta esaurite, lasciavano residui miscelati con ingredienti locali nel fondo delle loro crassigne. Questo miscuglio di sapori diventava poi il cuore dei Cjarsòns, preparati durante le feste in famiglia.
Ricetta: l’arte di “miscelare” ingredienti
La preparazione dei Cjarsòns è un’arte che si tramanda di generazione in generazione. La pasta, sempre simile nella sua composizione, si contraddistingue per la sua morbidezza e delicatezza, perfetta per avvolgere il ricco ripieno. Ma è nel ripieno che si esprime tutta la creatività: ricotta, uva sultanina, spezie come cannella e cacao, e persino aromi orientali. Ogni famiglia, ogni ristorante, ogni paese ha la sua variante, creando un mosaico di sapori unici.
Un viaggio nel gusto: la vera ricetta dei Cjarsòns
Per 4 persone, ecco gli ingredienti essenziali: patate, fichi secchi, menta, cipolla, uva sultanina, scorza di limone, zucchero, cannella, cacao amaro, carruba, e uovo per il ripieno; farina, burro, acqua tiepida, e sale per la pasta. Il procedimento richiede cura e pazienza: preparare la pasta, lasciarla riposare, soffriggere gli ingredienti del ripieno, far riposare, poi stendere la pasta, formare i dischi, riempirli, e infine cuocere. Il condimento finale con burro fuso e ricotta affumicata completa l’opera.
Cjarsòns: più di un semplice piatto
I Cjarsòns non sono solo un piatto, ma un viaggio attraverso la cultura e la storia di una regione. Ogni morso è un racconto, una narrazione che parla di commerci, di montagne, di famiglie e di festività. Sono l’emblema di come la cucina possa diventare un ponte tra passato e presente, tra diverse culture e tradizioni.
Un invito alla scoperta
Assaggiare i Cjarsòns significa immergersi in un universo di sapori e storie, un’esperienza che va oltre il semplice atto del mangiare. È un invito a esplorare la Carnia, con i suoi paesaggi mozzafiato e la sua ricca eredità culturale, attraverso il gusto.
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