Venezia – La piena ripresa occupazionale nel settore dei pubblici esercizi passa anche dai “dehors”, i plateatici con sedie e tavolini per i pubblici esercizi.
L’Ufficio Studi di Fipe-Confcommercio Italia ha infatti condotto una ricerca nazionale da cui emerge che la maggior parte della clientela ha preferito mangiare all’aperto in questi mesi e gradirebbe farlo anche in inverno, sia per una questione di sicurezza sanitaria, che per il piacere di stare così in compagnia.
Anche nella Città metropolitana di Venezia molti locali, com’è noto, hanno avuto il permesso di utilizzare il suolo pubblico da parte delle Amministrazioni locali, investendo in dotazioni e attrezzature.
“Chiediamo ai Comuni di poter prevederne la gratuità anche per il prossimo anno, per sostenere la ripresa delle attività – dichiara Massimo Zanon, presidente di Confcommercio Unione Metropolitana di Venezia e Rovigo –. Nel frattempo si studino assieme nuovi spazi e nuovi assetti rispetto alle autorizzazioni pre covid, con un nuovo piano di riordino e regolamentazione che sia ovviamente rispettoso della convivenza civile con i residenti, delle necessità dei pedoni e del traffico veicolare, laddove presente”.
La pandemia ha lasciato un’indicazione chiara: “La gente sta volentieri all’aperto, anche quando il clima è meno favorevole; così si crea convivialità, si anima l’ambiente, si rendono più vissuti e sicuri gli spazi urbani, in non pochi casi si riqualifica il patrimonio edilizio. Aderiamo, dunque, alla campagna nazionale di Fipe-Confcommercio con la richiesta di confermare la disponibilità del suolo pubblico anche per il 2022 mantenendo le agevolazioni economiche per consentire alle imprese di riprendere fiato dopo un 2020 e un 2021 in cui i livelli di fatturato restano ancora lontani dai livelli precedenti all’arrivo della pandemia”.
L’ideale, sottolinea il presidente Zanon, sarebbe il “modello Genova” dove il sindaco ha annunciato non solo di confermare l’utilizzo del suolo pubblico, ma anche di continuare a renderlo gratuito. “Come ha spiegato il vice presidente vicario di Fipe nazionale, Aldo Cursano – conclude Zanon – è una scelta coraggiosa che riconosce il valore dei dehors per l’attrattività della città. Sarebbe davvero una spinta importante per sostenere i pubblici esercizi dei centri storici e non solo, che sono un’eccellenza per i nostri territori, apprezzati dai cittadini e dai turisti, italiani e stranieri”.
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