Il Comune di Prata di Pordenone cerca di intercettare i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza a beneficio della comunità e in particolare per i più piccoli.
L’amministrazione guidata da Dorino Favot ha quindi formalizzato una richiesta di contributo per realizzare un asilo nido, per un intervento complessivo di 1.200.000 euro.
Nel territorio di Prata attualmente esiste una scuola d’Infanzia che copre una fascia d’età compresa tra i 24 e i 72 mesi e due Asili Nido privati per bambini tra i 12 e i 36 mesi. Rimane quindi scoperta la fascia compresa tra i 3 e i 12 mesi.
L’edificio oggetto di domanda di contributo, sarà collocato in area comunale, affianco al centro anziani e sarà dimensionato per un numero complessivo di utenti pari ad almeno 30 bambini, di cui indicativamente 15 della fascia 3-12 mesi e 15 della fascia di età 13-24 mesi, numero stabilito in base allo studio demografico delle nascite dei bimbi di Prata negli ultimi anni.
«Il PNRR – sottolinea il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Katia Cescon – sta dando a tutti la possibilità di riconsiderare opere fondamentali per il territorio che altrimenti un singolo Comune non avrebbe potuto finanziare con fondi propri. Ci dà inoltre un’opportunità importantissima, quella di investire sul futuro delle prossime generazioni, che oggi appare compromesso da una crisi globale. Da tempo in giunta stiamo discutendo della necessità di dare una risposta alle famiglie con figli piccoli, nell’interesse della crescita socio-educativa del bimbo stesso e per offrire un concreto aiuto ai genitori, incoraggiando la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e la conciliazione tra vita familiare e professionale».
«Un obiettivo molto importante per il nostro Comune – conclude Cescon – da tempo nelle nostre volontà, che ci auguriamo fortemente di poter concretizzare quanto prima per poter dare un aiuto concreto alle famiglie, grazie appunto a questo finanziamento mirato del Piano Nazione di Ripresa e Resilienza europeo».
Il sindaco di Prata di Pordenone, Dorino Favot, aggiunge che «proprio in questa ottica di futuro, riteniamo importante pensare alla fascia di popolazione di tenera età, per le migliori prospettive delle famiglie e dei cittadini del futuro. Colgo l’occasione anche per ringraziare gli uffici che con grande professionalità hanno seguito la predisposizione della domanda per un’opera che riteniamo strategica per il territorio».