ODERZO – Un’operazione chirurgica di grande complessità è stata recentemente portata a termine all’ospedale di Oderzo, grazie alla sinergia tra l’équipe di Chirurgia dell’ospedale opitergino e quella dell’ospedale di Treviso. L’intervento, che ha comportato l’asportazione di una massa cistica addominale di dimensioni straordinarie, rappresenta un esempio significativo di eccellenza e collaborazione tra strutture sanitarie.
La diagnosi e la decisione
La paziente, una donna di 75 anni, aveva inizialmente ignorato un rigonfiamento addominale che si era progressivamente aggravato nel tempo. L’addome della signora era diventato sempre più disteso e duro, e i dolori al basso ventre avevano iniziato a manifestarsi in modo preoccupante. Su indicazione del medico di medicina generale, la paziente ha effettuato una serie di approfondimenti diagnostici che hanno rivelato la presenza di una massa cistica addominale di notevoli dimensioni, con caratteristiche sospette.
La complessità dell’intervento
In seguito alla diagnosi, la signora è stata presa in carico dall’équipe del dr. Marco Brizzolari, direttore della Chirurgia dell’ospedale di Oderzo. Data la complessità del caso, il dr. Brizzolari ha ritenuto necessario coinvolgere il prof. Giacomo Zanus, direttore della Chirurgia 2 dell’ospedale di Treviso. Questa decisione ha dato avvio a una collaborazione consolidata tra le due équipe chirurgiche, che hanno lavorato insieme per affrontare l’intervento con la massima competenza.
La rimozione della massa cistica
“Il delicato intervento effettuato all’ospedale di Oderzo ha permesso di asportare in maniera radicale una voluminosa massa addominale di oltre 25 centimetri di diametro e quasi 5 kg di peso, superiore alle dimensioni di un pallone da calcio,” spiega il dr. Brizzolari. La massa comprimeva e dislocava l’intestino e altre strutture dell’addome e delle pelvi della paziente. La rimozione è avvenuta con successo grazie all’utilizzo di tecnologie di altissimo livello, dotate di moderne tecniche mini-invasive, che hanno consentito di preservare l’integrità degli organi circostanti.
Il ruolo dell’équipe anestesiologica
All’intervento hanno partecipato anche altri due chirurghi dell’ospedale di Oderzo, la dr.ssa Pozzobon e il dr. Ceccherini, e il dr. Paride Trevisiol, direttore dell’Anestesia e Rianimazione. “Siamo estremamente soddisfatti di aver portato a termine questa operazione complessa, dimostrando ancora una volta l’efficacia della collaborazione tra l’Hub di Treviso e l’ospedale di Oderzo, a beneficio dei pazienti,” afferma il dr. Brizzolari. “Ringrazio il prof. Zanus e il suo team, nonché il dr. Trevisiol e la sua équipe, per la gestione anestesiologica impeccabile, che ha contribuito alla rapida ripresa della paziente dopo l’intervento.”
Il riconoscimento della sinergia
Francesco Benazzi, direttore generale dell’ospedale di Oderzo, ha espresso la sua soddisfazione per l’esito dell’operazione. “Sono estremamente soddisfatto per come è stato gestito questo difficile caso. Il dr. Brizzolari, il prof. Zanus e le loro équipe hanno dimostrato un’elevata professionalità e dedizione. L’esperienza di questa collaborazione evidenzia quanto la sinergia e la condivisione di competenze siano fondamentali per garantire il miglior trattamento possibile per i pazienti. Ogni membro del team, dai chirurghi agli anestesisti, fino al personale infermieristico e OSS, ha dimostrato un impegno eccezionale sia in sala operatoria che durante la successiva assistenza in reparto,” conclude Benazzi.
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