A partire dal 16 gennaio, è entrato nel vivo il progetto “Sosteniamo chi ci cura”, un percorso formativo e pratico rivolto alle assistenti sociali e ai volontari della Residenza Protetta e del Centro diurno per anziani di Sacile, che fa parte del progetto europeo Interreg Italia-Slovenia “CrossCare 2.0”. L’iniziativa, che proseguirà fino al 16 aprile 2025, è stata concepita per migliorare la resilienza e il benessere psicofisico delle persone, riducendo lo stress e il rischio di burn-out tra chi lavora e assiste quotidianamente persone vulnerabili.
Un percorso per migliorare la qualità del lavoro e della vita
Il percorso è frutto della collaborazione tra il Comune di Sacile, la Residenza Protetta, e la Cooperativa sociale Itaca, capofila del progetto. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del più ampio patto di comunità ed è stata fortemente sostenuta dal sindaco Carlo Spagnol e dall’assessore Antonella Baldo. L’obiettivo principale del programma è migliorare le competenze trasversali dei partecipanti, fornendo strumenti utili per gestire lo stress e l’ansia sul posto di lavoro, aumentando al contempo la capacità di organizzare il lavoro, di leadership e di innovazione.
Il corso si concentra anche sull’insegnamento di tecniche specifiche per migliorare la performance lavorativa e la gestione dell’ansia, aspetti fondamentali per chi lavora in ambito sociosanitario.
La meditazione trascendentale per il benessere psicofisico
Un punto focale del progetto è l’introduzione della meditazione trascendentale come tecnica per migliorare il benessere psicofisico dei partecipanti. Secondo il direttore Rossano Maset, questa tecnica è applicata all’interno della Residenza Protetta di Sacile per operatori e volontari, con l’obiettivo di aumentare la salute mentale, psicologica e fisica. Sardelli, che coordina il programma, sottolinea l’importanza della meditazione come strumento per “trovare una soluzione pratica al problema dello stress, soprattutto in ambito lavorativo, dove la tensione e la pressione possono essere all’ordine del giorno.”
Alberto Della Vedova, docente di meditazione trascendentale per la Fondazione Maharishi, ha evidenziato che questa tecnica è semplice e naturale, permettendo un riposo profondo che aiuta a rimuovere stress anche radicati. Gli effetti attesi riguardano non solo la salute fisica e psicologica, ma anche l’efficienza mentale, l’energia e la resistenza nelle attività quotidiane.
Monitoraggio e valutazione dei risultati
Il progetto non si limita a insegnare la meditazione trascendentale, ma include anche un’analisi neurofisiologica dei benefici della tecnica. Grazie alla collaborazione con MyLife360, una società specializzata nel benessere psico-fisico, sarà possibile monitorare e valutare l’impatto della meditazione sul benessere generale dei partecipanti, utilizzando misurazioni scientifiche per fare una valutazione multidimensionale dei benefici. L’obiettivo è comprendere l’efficacia della proposta e, se i risultati saranno positivi, renderla replicabile in altri contesti.