(11.07.22) Un oro, un argento, cinque piazzamenti in finale su sette risultati. Il Team Treviso torna dai campionati italiani juniores di Rieti con un bilancio da incorniciare: Matteo Perin che si conferma campione italiano nel lancio del disco ed è quarto nel peso, Riccardo Ganz secondo nei 400 ostacoli, Nicholas Longo sesto nel lungo, Nicolò Ferrario settimo nei 200. Un pokerissimo di risultati di assoluto valore.
L’atleta da copertina è Matteo Perin. Arrivato a Rieti con la seconda misura di presentazione nel disco, il 19enne del Team Treviso si supera: lancia a 53.36, aggiunge quasi due metri al record personale e vince il secondo titolo italiano consecutivo, bissando la maglia tricolore conquistata l’anno scorso a Grosseto. Non solo: prima della vittoria nel disco, Matteo giunge anche quarto nel peso. In questo caso, con 16.07, il record personale è solo avvicinato, ma l’atleta del Team Treviso dimostra che quando sente il profumo delle grandi occasioni, non sbaglia mai.
Riccardo Ganz si è presentato a Rieti con il miglior tempo d’accredito nei 400 ostacoli e non poteva essere diversamente se consideriamo che il 51”29 di Firenze rappresenta anche la quarta prestazione europea della stagione. Solo che poi, nella gara tricolore, non tutto fila liscio: Ganz parte subito all’attacco, entra nell’ultimo rettilineo davanti a tutti, sembra avere la vittoria in tasca. Ma sull’ultimo ostacolo la gamba incoccia la barriera. Riccardo si sbilancia, quasi cade e chiude secondo in 52”21, tempo comunque ottimo.
Nicholas Longo atterra a 7.07 (+1.9) nel lungo. Lo fa all’ultimo salto, all’ultimo tentativo utile. E’ il suo record personale outdoor (all’aperto non aveva mai raggiunto i 7 metri) e Nicholas si piazza sesto. Sesto come l’annno scorso ai Tricolori outdoor di Grosseto e sesto come lo scorso inverno nella rassegna nazionale indoor di Ancona.
Infine, Nicolò Ferrario. Il velocista del Team Treviso è in forma: nella batteria dei 100 toglie altri 4/100 al personale, correndo in 10”75 (+1.6). Poi in semifinale non fa meglio di 11”06 (-0.3). Il capolavoro, però, è nei 200: Ferrario corre la batteria in 21”80, record personale migliorato di 32/100, un’enormità. In finale va più lento di un centesimo (21”81, -0.7). Ma coglie un ottimo settimo posto. Poi, insieme a Enrico Pasquetti, Luca Mantellato e Nicholas Longo, contribuisce al 19^ posto della 4×400 in 3’39”50. Applausi per tutti.
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