Molestie sessuali a una Oss: medico 58enne a casa dal lavoro per un anno con stipendio dimezzato
Trento, medico sospeso per molestie a una Oss: misura cautelare di un anno e dimezzamento dello stipendio, indagini su precedenti segnalazioni.
TRENTO – Medico sospeso per molestie a un’operatrice sanitaria: il giudice dispone l’allontanamento per un anno dal lavoro, con dimezzamento dello stipendio. Il provvedimento arriva nell’ambito di un’indagine che vede coinvolto un professionista di 58 anni, accusato di molestie sessuali nei confronti di una Oss 50enne. Le contestazioni si riferiscono a presunti episodi avvenuti sul luogo di lavoro e già oggetto di segnalazione sia all’Azienda sanitaria sia in Questura..
Misura interdittiva e accuse a carico del professionista
La Procura di Trento ha richiesto e ottenuto la sospensione cautelare per il medico, già oggetto di una sanzione disciplinare interna da parte dell’Azienda sanitaria. La misura interdittiva prevede l’allontanamento dal servizio per dodici mesi, con corresponsione della metà dell’attuale stipendio, in attesa della sentenza di primo grado. Il fascicolo è seguito dalla pm Nadia La Femina. La sospensione viene motivata con il rischio di reiterazione delle presunte condotte nei confronti di colleghe e pazienti.
Le contestazioni della difesa
Il professionista nega le accuse e, tramite il suo legale, sottolinea la presunta inattendibilità di alcune ricostruzioni: il giorno dell’episodio di palpeggiamento più grave, secondo la difesa, il medico sarebbe stato in ferie. Vengono inoltre contestati alcuni dettagli della denuncia, mentre la presenza di testimoni nella stanza al momento dei fatti non avrebbe rilevato comportamenti anomali.
Atti, testimonianze e precedenti segnalazioni
Secondo la Procura, la denuncia dell’operatrice sanitaria trova riscontro in elementi oggettivi e conferme da parte di altri dipendenti. Emergerebbero inoltre, nel corso dell’inchiesta, precedenti segnalazioni su atteggiamenti ritenuti inopportuni, battute a sfondo sessuale e comportamenti valutati come non consoni rispetto al ruolo ricoperto. In passato, altri sanitari avrebbero segnalato difficoltà a collaborare con il professionista per ragioni legate al clima lavorativo e a presunti comportamenti svalutativi verso colleghe..