Nella mattina di oggi 01 agosto 2020 il personale della Questura di Treviso ha tratto in arresto T.A., ventiseienne gambiano ospite del centro, per resistenza a pubblico ufficiale, atti di violenza e danneggiamento posti in essere all’interno della struttura.
T.A., che già in passato si era evidenziato per il suo comportamento violento, ha aggredito un medico ed un’infermiera che stavano svolgendo la propria attività all’interno di una sala.
Sale così la tensione all’interno dell’ex Caserma Serena di Casier, ora centro di accoglienza per migranti diventato focolaio di Coronavirus dopo che 136 ospiti sono risultati positivi al tampone.
Il giovane, negativo al COVID-19, è entrato di iniziativa all’interno della sala e ha minacciato il personale, per poi strattonare il medico e distruggendo un personal computer ed una stampante che stava utilizzando in quel momento l’infermiera, nonché altro arredo.
T.A., alla vista della polizia si è dato alla fuga, ma ha tentato nuovamente di reagire violentemente, riuscendo a procurarsi due consistenti spranghe metalliche e non esitando a brandirle minacciosamente verso il dirigente del servizio di ordine pubblico e gli altri operatori di polizia, che lo hanno fatto desistere e lo hanno tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale, nonché denunciato per lesioni – al personale medico -, e danneggiamento, e messo a disposizione della A.G. procedente, in stato di detenzione presso il carcere di Treviso.
E’ in corso l’attività di polizia giudiziaria per verificare se il cittadino gambiano abbia partecipato anche agli episodi di danneggiamento registrati nei giorni scorsi presso la ex caserma militare “Serena”.
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