SAN DONÀ DI PIAVE – Recentemente, Mauro Filippi, direttore generale, ha designato la dottoressa Alessandra Cappelletto come nuova guida degli ospedali dell’Ulss 4, un incarico significativo che segna il ritorno della dottoressa nel territorio dove ha mosso i primi passi nella sua brillante carriera.
Percorso accademico e crescita professionale
Alessandra Cappelletto ha ottenuto la laurea in Medicina e la specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva all’Università di Padova. Non si è fermata qui: ha ampliato le sue competenze con un master in project management applicato ai sistemi sanitari e un corso avanzato in lean management, focalizzando l’efficienza dei percorsi sanitari.
La sua carriera inizia nel 2009, ricoprendo il ruolo nella direzione medica dell’ospedale di Jesolo, seguito da un’esperienza equivalente a Portogruaro. Il suo impegno e la sua dedizione le hanno permesso di assumere la posizione di dirigente medico a Treviso nel 2014, e successivamente, nel 2017, quella di direttore sanitario presso l’Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione a Motta di Livenza e l’ospedale Codivilla-Putti di Cortina d’Ampezzo.
Direzione e nuove responsabilità
Dal 2019 la dottoressa Cappelletto ha diretto la medicina all’ospedale di Castelfranco Veneto e, a partire dal 2022, ha preso in mano le redini come direttore medico presso l’Istituto Oncologico Veneto di Padova, un incarico che ha rafforzato ulteriormente le sue competenze gestionali e cliniche.
Un ritorno carico di emozioni e obiettivi
Il suo ritorno in Ulss 4 non è solo un incarico professionale, ma un’emozione profonda legata alle radici e alla formazione ricevuta. “Un tuffo nel passato”, come lo descrive lei stessa, segnato dal rientro nel luogo dove tutto è iniziato. La dottoressa Cappelletto esprime profonda gratitudine per la fiducia ricevuta e si impegna a dedicare la sua esperienza maturata a beneficio della comunità locale.
Un’ascesa continua, dunque, per una professionista che ha sempre posto al centro della sua attività la salute del paziente, dimostrando con la sua carriera come il duro lavoro e la continua formazione possano tradursi in servizi sanitari di qualità superiore.
