Malore fatale al volante: sindacalista Giorgio Citto muore poco prima di arrivare al presidio Cgil

Giorgio Citto, 74 anni, muore per un malore al volante mentre raggiungeva il presidio Cgil a Verona. Cordoglio nel sindacato.

13 dicembre 2025 12:09
Malore fatale al volante: sindacalista Giorgio Citto muore poco prima di arrivare al presidio Cgil -
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VERONA – Un venerdì che doveva essere un giorno di mobilitazione, impegno e presenza attiva si è trasformato in un lutto profondo per la Cgil e per tutti coloro che conoscevano Giorgio Citto, morto a 74 anni mentre stava raggiungendo il presidio organizzato in Piazza Cittadella in occasione dello sciopero generale.

Il malore improvviso

Intorno alle 9.30, mentre percorreva Corso Porta Nuova in direzione Piazza Bra, Giorgio Citto è stato colto da un improvviso malore che lo ha fatto accasciare sul volante della sua auto. Alcuni passanti hanno immediatamente notato la situazione e lanciato l’allarme, consentendo l’arrivo rapido dei Vigili del Fuoco e dei sanitari del 118, che hanno sfondato le portiere bloccate per estrarlo dall’abitacolo.

Nonostante i ripetuti tentativi di rianimarlo, il cuore del 74enne non ha ripreso a battere. Per lui non c’è stato nulla da fare.

Una vita nel sindacato

La notizia ha profondamente scosso la comunità sindacale veronese. Citto era molto conosciuto nell’ambiente: aveva fatto parte della Slc, il sindacato dei lavoratori della comunicazione e, una volta in pensione, aveva proseguito il suo impegno entrando nello Spi, la categoria dei pensionati.

Ex dipendente della Fedrigoni, viene ricordato come un negoziatore capace, determinato e sempre pronto a difendere i diritti dei lavoratori. Diverse testimonianze evocano il suo modo di comunicare durante le trattative, con quel «sorriso sotto i baffi» e lo sguardo attento che ai colleghi bastava per capire che l’accordo raggiunto era positivo.

L’impegno fino all’ultimo giorno

Giorgio Citto non aveva mai abbandonato la sua passione civile. Era coinvolto nell’organizzazione di manifestazioni, presidi ed eventi sindacali, e solo lo scorso ottobre aveva preso parte a Roma all’iniziativa “Democrazia al Lavoro”, contro il riarmo.

Ieri avrebbe dovuto partecipare all’allestimento del presidio in Piazza Cittadella, dove lo stavano aspettando. La notizia della sua scomparsa ha lasciato sgomenti amici, compagni di lotta, ex colleghi della Fedrigoni e tutto il mondo della Cgil.

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