Ben 600 persone nel giro di un’ora hanno firmato la petizione “Per la messa idraulica del basso corso del Fiume Tagliamento” proposta dall’amministrazione comunale di San Michele al T./Bibione.
Oggi oltre 600 cittadini hanno partecipato alla manifestazione pubblica che si è svolta a San Michele capoluogo e nelle frazioni dell’intero territorio organizzata dal Comune sanmichelino per chiedere la realizzazione delle opere idrauliche contro gli allagamenti.
Oltre al sindaco di San Michele Pasqualino Codognotto assieme all’intera giunta ed al consigliere comunale Pier Mario Fantin hanno partecipato alla manifestazione anche i primi cittadini di Lignano S. Luca Fanotto, di Latisana Daniele Galizio, di Ronchis Manfredi Michelutto, di Varmo Fausto Prampero e del consigliere regionale del Friuli VG Maddalena Spagnolo. Il “clou” della giornata si è svolto sul ponte che divide San Michele da Latisana in pratica le Regione veneta da quella friulana dove i cinque sindaci hanno firmato un documento chiedendo si legge nel testo “con forza la realizzazione delle opere necessarie per la salvaguardia e la tutela dell’incolumità pubblica”.
Codognotto nel suo intervento ha ribadito: “quella di oggi è una giornata di sensibilizzazione su un problema molto sentito, grazie a tutti i cittadini che hanno partecipato. Non ci si può dimenticare che tutti gli studi finora fatti da autorevoli esperti ed ingegneri idraulici hanno evidenziato che senza le opere nel medio corso questi territori saranno sempre a rischio. Chiediamo un aiuto ai colleghi sindaci del FVG affinchè collaborino con noi per la sicurezza, serve una politica attenta a queste analisi perché abbiamo bisogno delle opere di mitigazione idraulica. Non dimentichiamo che il Tagliamento è un fiume pensile che corre ai livelli dei tetti delle case quando è in piena e non delle sue fondamenta”.
Sulla sicurezza idraulica Codognotto da anni sta facendo sentire la sua voce e quella del consiglio comunale a tutti i livelli istituzionali per cercare una soluzione definitiva contro le piene del Tagliamento che ogni anno si manifestano sempre più irruenti e veloci anche a causa degli sconvolgimenti climatici divenuti ormai una costante.
Codognotto ha concluso: “Ogni anno viviamo con l’ansia delle piene del Tagliamento; durante i numerosi Consigli Comunali in cui è stata discussa questa problematica tutte le componenti di maggioranza e opposizione hanno deliberato all’unanimità forme di sensibilizzazione rivolte a tutti i responsabili della sicurezza pubblica al fine di intervenire con le opere necessarie sul fiume Tagliamento. Sono trascorsi 55 anni dalla prima grande ondata di piena del fiume Tagliamento da quel 1966 in cui ha rotto gli argini causando lutti e danni disastrosi. Non vorremmo rivivere simili momenti”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il confinante sindaco Galizio: “in caso di rottura degli argini per il territorio e l’economia ci sarebbero effetti devastanti. Oltre al fatto che bisogna salvaguardare le nostre popolazioni. Ci fa piacere apprendere che il Capo della protezione civile nazionale Borrelli ha ripreso in mano la questione e si è reso disponibile una ulteriore collaborazione”. Per Fanotto “Il Tagliamento è un fiume che unisce e assieme dobbiamo continuare ad essere propositivi”.
Nel suo intervento Michelutto ha sottolineato “la formazione di fontanazzi in località Fraforeano. Anche se Ronchis è in posizione sopraelevata il problema è anche nostro e siamo pronti a collaborare”. Infine Prampero ha precisato: “portiamo il nostro sostegno e siamo d’accordo sull’importanza delle opere di messa in sicurezza. E’ vero che il Tagliamento è un fiume alpino tra i più belli d’Europa e rappresenta una ricorsa turistica importante. Ma è altresì fondamentale tutelare l’incolumità delle comunità rivierasche”.
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