“L’ospedale di Udine da diversi giorni sta vivendo una condizione di estrema difficoltà per l’aumento esponenziale dei malati COVID”.
“L’emergenza in questi giorni sta coinvolgendo anche la struttura di Palmanova, inoltre i servizi di pronto soccorso, terapie intensive, reparti di medicina, radiologie e strutture di supporto sono in grave affanno ed è reale il rischio di non poter assicurare la doverosa assistenza ai malati gravi“.
“Con senso di responsabilità e nell’interesse della salute pubblica chiediamo alle Autorità preposte la chiusura immediata e non più rinviabile delle strutture con attività differibile per recuperare risorse umane e strutturali da assegnare alle strutture coinvolte nell’ emergenza urgenza COVID. Chiediamo inoltre, dal momento che nessuna decisione in tal senso è stata efficacemente intrapresa che vengano messe in campo tutte le strategie utili per ridurre la pressione sulle strutture dell’ASU FC di Udine”.
“Sollecitiamo una forte azione affinché tutte le Aziende Sanitarie e le strutture sanitarie accreditate della Regione si rendano fattivamente partecipi mettendo a disposizione risorse umane e strutturali”.
Davide Durì – Valtiero Fregonese – Antonio Maria Miotti – Nicola Cannarsa – Stefano Smania Calogero Anzallo – Roberto Cesanelli
“Come noto alle S.V. il Presidio Ospedaliero di Udine sta vivendo una condizione drammatica per l’aumento esponenziale dei pazienti COVID, l’emergenza in questi giorni sta coinvolgendo nuovamente i presidi ospedalieri dell’ASU FC e in particolare il P.O. di Palmanova e l’ I.M.F.R. Gervasutta di Udine, inoltre si rilevano gravi criticità di personale nei servizi di pronto soccorso, terapia intensiva, nei reparti di medicina, nelle radiologie, nel contact tracing e in tutte le strutture di supporto, il rischio reale è quello di non poter assicurare l’assistenza dovuta ai pazienti gravi”.
“Responsabilmente e nell’interesse della salute pubblica chiediamo alle S.V. l’attivazione del protocollo per le maxi emergenze, altresì che vengano messe efficacemente in campo tutte le strategie utili per ridurre la pressione sulle strutture dell’ASUFC, in tal senso si sollecita una richiesta di collaborazione affinché tutte le aziende sanitarie e le strutture sanitarie del privato accreditato della Regione si rendano fattivamente partecipi mettendo a disposizione risorse umane e strutturali. Certi di un vostro positivo riscontro, si porgono distinti saluti”.
FP CGIL CISL FP UIL FPL
Andrea Traunero Giuseppe Pennino Stefano Bressan