Nel mercato immobiliare contemporaneo, il ruolo della burocrazia diventa sempre più di primo piano, influenzando non soltanto quelle che sono le transazioni economiche, ma anche la gestione quotidiana degli immobili stessi. Il quadro normativo di riferimento cambia in continuazione e, vista la moltitudine di adempimenti obbligatori, è fondamentale per proprietari, investitori e professionisti del settore avere una visione chiara e ben organizzata dei propri possedimenti. Una gestione corretta di questo paradigma consente non soltanto il rispetto delle regole, ma anche una maggiore valorizzazione degli immobili, ottimizzandone il potenziale una volta immessi in trattative di compravendita e consentendo che queste ultime possano seguire il loro corso senza incorrere in fattispecie avverse di natura legale. Uno strumento essenziale in questo frangente è la visura catastale: un documento che fornisce informazioni dettagliate sugli immobili registrati al catasto, contenendo dati come la posizione, la categoria catastale, i dati anagrafici dei proprietari e la rendita catastale, utilizzata per il calcolo delle imposte. Conoscere e aggiornare la propria situazione catastale è un aspetto cruciale per evitare problemi legali e ammnistrativi garantendo una gestione efficiente dei beni immobili. Nelle prossime righe andremo a scoprire tutto ciò che c’è da sapere sui nuovi accatastamenti da inserire in mappa e su come svolgere la procedura.
Come aggiungere un nuovo accatastamento in mappa catastale? Ecco cosa serve sapere al riguardo
L’inserimento in estratto di mappa catastale rappresenta un processo necessario per poter registrare ufficialmente e con successo un immobile di nuova costruzione o per modificare la rappresentazione cartografica di un fabbricato esistente. Si tratta di una operazione tanto complessa quanto di cruciale importanza allo scopo di garantire che l’immobile sia censito in maniera corretta e nel rispetto delle attuali normative. Il processo consiste nell’aggiornamento della mappa catastale attraverso la procedura di accatastamento, con la quale depositare un elaborato tecnico dettagliato contenente i rilievi topografici del terreno e delle costruzioni realizzate di interesse, specificando in maniera precisa i confini e le caratteristiche strutturali dell’immobile.
La procedura presenta diversi step. In primo luogo, va menzionato il rilievo topografico che, da come si può evincere, consiste nell’utilizzo di strumenti di precisione per la raccolta dei dati necessari alla redazione del documento da parte di un tecnico esperto. Successivamente, lo stesso esperto si occupa di predisporre il tipo mappale, ossia una rappresentazione grafica delle modifiche da apportare alla mappa catastale. Il documento viene, infine, presentato in via telematica presso l’Agenzia delle Entrate, così da poter garantire la conformità legislativa dei propri beni immobili. Per poter effettuare la suddetta procedura, è necessario attingere alle planimetrie e ai dati catastali, oltre che ai permessi di costruire e agli atti di provenienza dell’immobile quando richiesti.
Quanto costa un rilievo per la redazione della mappa catastale e in cosa consiste nel dettaglio?
Sono diversi i fattori che possono influenzare il costo finale di un rilievo per la redazione della mappa catastale. Tra questi, possiamo menzionare la complessità dell’intervento, la dimensione dell’area da rilevare e le tariffe applicate dal tecnico incaricato. Di solito, comunque, si oscilla dai 500 ai 1500 euro, in funzione degli aspetti citati in precedenza.
Nel dettaglio, il rilievo topografico consiste nella raccolta di dati geometrici e posizionali di un’area o di un fabbricato, così da poter rappresentare in maniera corretta l’immobile nella mappa catastale. Tra le fasi che interessano questo processo troviamo, sicuramente, un sopralluogo preliminare con cui verificare le caratteristiche del sito, prima di effettuare le misurazioni necessarie sul campo, con cui poter elaborare successivamente i dati e dedicarsi alla redazione del tipo mappale da presentare, poi, presso gli uffici di competenza.