LUSEVERA (UD), 14 maggio 2024 – Tra le 19:00 e le 20:30 circa, la stazione di Udine è stata attivata dalla SORES a seguito dell’allarme dato dal gestore del rifugio Pian dei Ciclamini. L’allarme è stato lanciato quando un escursionista del 1995 di Varese, che stava percorrendo il Cammino Celeste, non è arrivato al rifugio come previsto per le 17:00. Il gestore, preoccupato per la sicurezza del giovane, ha deciso di contattare i soccorsi, considerate le esperienze precedenti di incidenti e decessi lungo quella specifica tappa del percorso.
Il timore per la sicurezza degli escursionisti
Non vedendo arrivare l’escursionista e non avendo ricevuto sue notizie, il rifugista ha ritenuto necessario attivare i soccorsi per una perlustrazione. La zona interessata passa per il rifugio ANA Montaperta, un tratto del percorso noto per essere pericoloso, dove in passato diversi escursionisti hanno subito incidenti gravi o sono deceduti.
L’intervento dei soccorritori
Quattro soccorritori sono stati inviati al campo base, dove sono stati imbarcati a bordo di un elicottero della Protezione Civile. Questo mezzo ha permesso di portare rapidamente i soccorritori in quota e iniziare una perlustrazione dall’alto. L’urgenza dell’operazione era dettata dall’imminente arrivo di una perturbazione prevista per il giorno successivo, che rendeva necessaria una rapida bonifica dei terreni a partire dal rifugio presente sul versante nord del Gran Monte.
Il ritrovamento dell’escursionista
Fortunatamente, l’escursionista è stato ritrovato sano e salvo all’interno del rifugio sul Gran Monte. Aveva deciso di modificare i suoi piani e fermarsi a dormire lì insieme a un altro percorritore del Cammino Celeste, anch’egli in solitaria. I due avevano tentato di avvisare il gestore del rifugio della loro decisione, ma l’assenza di rete telefonica nella zona non ha permesso loro di comunicare.
Questo episodio sottolinea l’importanza di una buona organizzazione e della prontezza dei soccorsi in zone montane, dove la comunicazione può essere difficile e i pericoli molteplici. Fortunatamente, in questo caso, l’intervento tempestivo ha permesso di risolvere la situazione senza incidenti gravi. È essenziale che gli escursionisti siano sempre preparati per eventuali cambiamenti nei loro piani e che informino i responsabili dei rifugi il prima possibile, utilizzando tutti i mezzi disponibili.