Il Consiglio generale dell’Inpgi ha approvato con 40 voti favorevoli e 20 contrari il bilancio consuntivo 2020 della Gestione principale, che chiude con un disavanzo di gestione di 242,2 milioni di euro.
Nel corso della seduta, il Consiglio generale dell’Inpgi ha anche approvato a maggioranza un ordine del giorno (qui il documento integrale) con il quale rivolge «un forte e pressante appello al governo per porre in essere in tempi brevi, mancando ormai solo due mesi alla scadenza dell’ultima proroga rispetto al possibile commissariamento dell’Istituto, tutti i provvedimenti necessari a garantire la sostenibilità dell’Istituto», unico ente sostitutivo dell’Inps nel panorama delle Casse privatizzate (leggi qui l’intero comunicato).
APPELLO DEL FIDUCIARIO INPGI AL PRESIDENTE FEDRIGA E AI PARLAMENTARI*
L’Istituto di previdenza dei giornalisti italiani (Inpgi) è ormai al tracollo finanziario. Un passivo di 242 milioni di euro, una perdita giornaliera di 665 mila euro e una riserva tecnica che non arriva ai due anni, purtroppo non garantiscono le pensioni presenti e future nonostante i contributi previdenziali regolarmente versati.
Il dissesto non è frutto della gestione di questo ultimo anno, ma il punto di arrivo di un percorso di crescente erosione del patrimonio dell’Istituto per 1 miliardo 200 milioni di euro dal 2011 in poi, dovuto soprattutto al pagamento quale sostituto dell’Inps degli ammortizzatori sociali, dei relativi pesantissimi oneri dei contributi previdenziali figurativi e delle prestazioni assistenziali. (…..)
Per tutelare la previdenza dei giornalisti serve ormai un intervento politico complessivo, che comprenda la revisione del sistema dell’informazione italiana fermo ad una legge istitutiva dell’Ordine vecchia di 58 anni e ormai superata, adeguandola ai profondi cambiamenti intervenuti e velocizzati ulteriormente dalla crisi pandemica.
Per tale ragione quale consigliere generale dell’Inpgi per il Friuli Venezia Giulia sto inviando un appello all’onorevole Debora Serracchiani, già presidente della Commissione lavoro pubblico e privato e ora capogruppo del Pd alla Camera, al presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga, alle e ai Parlamentari del Friuli Venezia Giulia, affinché questa delicata tematica venga discussa a livello politico nazionale, a garanzia sia dei contributi previdenziali regolarmente pagati dai giornalisti, che dell’indipendenza dell’informazione democratica in Italia (leggi qui la nota completa).