Trieste – “Siamo un po’ in allarme a dire il vero. Io ho chiesto al prefetto, al sindaco e alla questura che diano indicazioni se stare aperti o stare chiusi, non ho avuto risposte. Per cui ci stiamo organizzando da soli, stiamo dicendo ai nostri soci di tirare via i tavolini e le sedie dalla strada oggetti che possano essere usati contro persone e cose”.
Lo fa sapere alla Dire il presidente della Camera di commercio della Venezia Giulia e di Confcommercio di Trieste, Antonio Paoletti, alla vigilia delle manifestazioni contro il green pass, domani e sabato, nel capoluogo giuliano.
Anche se il Comune ha fissato un percorso per il corteo di venerdì, Paoletti teme che siano due, “uno ufficiale, e l’altro sembra che non si sappia dove vada a finire”, e aggiunge: “Abbiamo fiducia nelle istituzioni e nelle forze dell’ordine, ma siamo molto preoccupati”.
Il consiglio della Confcommercio è rivolto agli esercizi e negozi lungo i possibili percorsi dei cortei nei due giorni, ma anche per quelli in zona portuale dove, secondo l’allerta per le forze dell’ordine, potrebbero arrivare facinorosi con lo scopo di ingaggiare guerriglia urbana. “Io rimango ancora allibito del fatto che si lascino fare queste cose- prosegue Paoletti-. Capisco la democrazia e tutto, però con 20mila persone a Trieste si creano delle trappole mortali in caso di disordini, nessuno scappa. Spero che la mia sia una preoccupazione eccessiva”, conclude.
Intanto le forze dell’ordine hanno già attivato punti di controllo all’entrata di Trieste, a Opicina sul Carso e sulla strada costiera a Barcola. Vistosa anche la presenza della polizia in città, mentre sono ancora presidiati i principali varchi portuali, il numero 4, sgomberato lunedì scorso, e il numero 1, quello più vicino al centro cittadino.
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