TORVISCOSA – L’IT-Alert, il sistema nazionale di allerta per la popolazione in caso di emergenze, ha avuto un riscontro deludente ieri mattina 18 settembre 2024 durante il suo primo test relativo a un potenziale incidente rilevante. L’esercitazione mirava a informare la popolazione riguardo alla possibile fuoriuscita di sostanze pericolose dagli stabilimenti industriali del sito Caffaro. Tuttavia, solo un numero limitato di persone ha ricevuto il messaggio di allerta, e solo dopo la conclusione dell’esercitazione, rendendo necessarie misure correttive da parte della Prefettura.
Il test
Il piano di emergenza prevedeva che tutti coloro che si trovavano in un raggio di 3 chilometri dal polo industriale ricevessero un alert sonoro e un messaggio di testo sul loro smartphone. Questi test sono fondamentali per garantire l’efficacia del sistema in caso di vera emergenza e per aumentare la consapevolezza della popolazione riguardo ai potenziali rischi. Tuttavia, la mancata attivazione dell’IT-Alert rappresenta una criticità significativa emersa durante la simulazione.
La simulazione dell’emergenza
La simulazione è iniziata alle 9.20 di ieri mattina a Torviscosa e ha coinvolto una task force coordinata da vari enti, tra cui vigili del fuoco, Arpa, Sores, e la Protezione Civile. Ogni partecipante aveva compiti specifici nell’ambito del Piano di Emergenza Esterno (Pee) predisposto per l’impianto industriale. Questo piano è stato adottato dal Prefetto di Udine per tutelare i residenti e i lavoratori di Torviscosa, che ospita quattro impianti soggetti alla normativa Seveso.
La Prefettura si è già attivata per risolvere le problematiche legate all’IT-Alert, assicurando che in futuro il sistema funzioni come previsto. Monticolo ha annunciato che ora che il Piano è stato testato, verranno organizzate assemblee pubbliche e comunicazioni attraverso i mezzi locali per illustrare il piano alla comunità.
Il test dell’IT-Alert evidenzia l’importanza di una preparazione adeguata per affrontare potenziali emergenze e la necessità di garantire che tutti i sistemi di allerta funzionino correttamente. Solo attraverso test regolari e un’efficace comunicazione si può assicurare la sicurezza della popolazione in situazioni critiche.
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