In Europa, Italia compresa, si fanno sempre più strada i cosiddetti farmaci non convenzionali e che rappresentano il cardine su cui si basa la medicina alternativa. A dimostrazione di ciò, basti vedere che le vendite di prodotti alternativi, e i medici che li propongono sono cresciuti entrambi in modo esponenziale.
Tuttavia, in Italia come in tanti altri paesi europei, la medicina alternativa non vanta ancora uno statuto ben definito, e ciò a causa della mancanza di una normativa che ne regoli la formazione professionale dei medici, le tecniche di somministrazione e l’avallo degli scienziati.
Detto ciò va però aggiunto che la pelle è un bene prezioso in quanto protegge muscoli, ossa e organi interni. Inoltre rende sensibili al calore o alla pressione, grazie al suo ruolo di mediatrice del senso del tatto.
Una scarsa attenzione alla salute della pelle può quindi avere anche delle conseguenze e non si tratta solo di secchezza o di prurito temporaneo. Molte persone infatti si scontrano quotidianamente con i sintomi e i disagi provocati dalle patologie che la colpiscono la colpiscono.
Fortunatamente c’è l’olio di CBD (cannabidiolo) che si fa strada man mano nel settore della medicina alternativa grazie ai suoi potenziali effetti benefici sullo stato di salute della pelle e alla sempre più costante approvazione e legalizzazione da parte dei governi di vari paesi del mondo compreso quello italiano.
Cosa si intende per medicina complementare?
Quando si parla di medicina complementare e alternative si intende principalmente che sono trattamenti che esulano dall’assistenza sanitaria tradizionale.
Questi farmaci e trattamenti vanno dall’agopuntura all’omeopatia, passando per l’aromaterapia e la meditazione. Sebbene “complementare e alternativo” sia spesso usato come un’unica categoria, può essere utile fare una distinzione tra i 2 termini.
Il primo si riferisce a una pratica non convenzionale che viene utilizzata insieme alla medicina tradizionale.
Il secondo invece sta a significare che quando viene utilizzata una pratica non tradizionale al posto della medicina convenzionale, è considerata “alternativa”.
Ad esempio, l’aromaterapia può talvolta essere utilizzata come trattamento complementare e in altre circostanze praticata come trattamento alternativo.
Un certo numero di trattamenti complementari e alternativi è in genere utilizzati con l’intenzione di trattare o curare una condizione di salute come ad esempio l’applicazione sulla cute del suddetto olio di CBD che ha tanto da offrire in termini di benefici.
Esempi di terapie alternative
Uno degli esempi più evidenti di medicina alternativa è l’aumento dell’uso di prodotti a base di cannabis per scopi terapeutici.
Questi includono la marijuana medica prescritta dai medici e i prodotti con CBD che puoi comprare nei negozi di salute. Il sito cannaconnection a tale proposito entra nel dettaglio di ciò che è disponibile e come funziona.
L’omeopatia, l’agopuntura, l’osteopatia, la chiropratica e le erbe medicinali sono soltanto alcuni esempi. Proprio in riferimento alle erbe, è importante sapere che la cannabis sta ormai sopprimendo tutte quelle utilizzate da secoli poiché è in grado di offrire molteplici benefici e senza particolari condizioni avverse a chi ne fa esplicito uso.
Il ruolo della medicina alternativa nel futuro
Le attuali definizioni di medicina complementare e alternativa sono culturalmente e politicamente determinante; infatti, oscurano il dibattito sull’olismo e sull’assistenza integrativa e danno la precedenza alle terapie e ai terapeuti sui pazienti nella progettazione dei sistemi sanitari.
Ciascuno di questi modelli è descritto e viene presa in considerazione il probabile futuro per ciascuno di essi è sempre più roseo.
Il futuro quindi vista la grande popolarità raggiunte dalle erbe e in particolare dal CBD si prospetta sempre più nitido visto che molti governi si sono finalmente decisi a riconoscerne i tanti pregi abbattendo definitivamente i vecchi tabù.