Una mostra per celebrare Pablo Picasso a Palazzo Reale di Palermo
Ottantaquattro opere per raccontare il legame inscindibile tra Pablo Picasso e la sua biografia. È stata presentata questa mattina, a Palazzo Reale di Palermo, ‘Celebrating Picasso. Capolavori dal Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster’, la mostra organizzata dalla Fondazione Federico II, grazie alla collaborazione con il Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster, che sarà aperta al pubblico da domani, 12 dicembre, fino al 4 maggio 2025. Prestiti preziosi giungono anche dal Museo Picasso di Antibes, dal Mart (Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto), dalla Galleria La Nuova Pesa di Roma, oltre ai prestiti di collezioni private.
Un’ampia esposizione delle opere di Picasso
Un importante e variegato corpus di opere in grado di raccontare sia l’artista che l’uomo: dipinti, litografie, linoleografie, acquetinte, acqueforti, ceramiche, puntesecche, opere straordinarie nelle tematiche più vicine al maestro. Di grande interesse, inoltre, una serie di fotografie rappresentative della sua vita intima e lavorativa, realizzate da David Douglas Duncan, il principale fotografo del Maestro che nel 1956, concesse a quest’ultimo l’accesso totale al suo studio e ai suoi spazi abitativi.
Una narrazione della complessità di Picasso
“Mi sveglio neoclassico e mi addormento neocubista”, affermava Picasso, ribadendo la sua devozione verso una continua ricerca di forme sempre nuove, la sua completa libertà nella scelta degli stili, la sua sorprendente maestria nell’uso di materiali inediti. L’esposizione presenta proprio i molteplici volti e sfaccettature dello spagnolo con prestiti che illuminano la complessità dell’artista multitalento. Da un’opera all’altra emerge un mosaico che presenta Picasso, artista e uomo, in tutta la sua mutevolezza e con tutte le sue contraddizioni. Il progetto si colloca sulla scia del cinquantesimo anniversario dalla morte del Maestro avvenuta l’8 aprile 1973 a Mougins, un tributo al “cannibale”, come soleva talvolta chiamarsi. Non a caso, la sua musa e compagna di vita, Françoise Gilot, una volta affermò che Picasso creava le sue opere con il sangue dei suoi simili.
“Con questa mostra – ha detto il presidente della Fondazione Federico II, Gaetano Galvagno – la Fondazione fa un altro passo avanti nell’ambizioso obiettivo di porre Palazzo Reale in rete con le più prestigiose istituzioni artistiche pubbliche e private, spingendo sullo sviluppo di relazioni internazionali che consentano scambi di conoscenza, partenariati, arricchimenti reciproci, coproduzioni di qualità. La mostra non vuole essere un semplice omaggio al Maestro, cerca piuttosto di fornire impulsi che consentano un approccio critico e contemporaneo all’artista che è stato elevato all’Olimpo del genio”.
Contributi video e interviste
La mostra offre ai visitatori anche tre video. Il primo è un messaggio di Olivier Widmaier Picasso, presidente del Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster, figlio di Maya Picasso e nipote del Maestro. Nel videomessaggio, Olivier ringrazia Gaetano Galvagno per aver reso possibile la mostra che celebra il talento di suo nonno. Il secondo video è un’intervista a Markus Müller, direttore del Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster e curatore della mostra, che parla della rivoluzione artistica di Picasso nel XX secolo. Infine, il terzo video è un documento storico con scene originali di Picasso a lavoro, gentilmente concesse dalla Mediateca di Bologna.