Nella notte fra il 28 e il 29 giugno scorso, ignoti hanno incendiato due containers posti all’interno dell’impianto di sportivo di via Lovisa, a Portogruaro, in gestione al Portogruaro Calcio per l’attività delle squadre femminili
Nell’occasione andavano distrutte numerose apparecchiature per la manutenzione dell’area e del campo, tra cui taniche di benzina, un trattorino rasaerba nuovo, un decespugliatore, due carriole a motore “segnacampo”, un compressore, alcune pompe ad immersione, attrezzatura di allenamento, palloni, porte ad altro ancora.
Tutto era andato completamente distrutto dalle fiamme, ad eccezione di un secondo decespugliatore nuovo del quale, entro quei containers non c’era traccia, quindi risultava sottratto.
Va aggiunto che, nella circostanza gli incendiari avevano preventivamente distrutto le due telecamere di cui l’area era munita rendendole di fatto inutilizzabili.
Nella immediatezza dell’evento sul luogo dell’incendio, però, i carabinieri notavano la presenza fra i curiosi, che assistevano alla scena, di un 23 enne marocchino, residente nelle vicinanze.
Trattandosi di un soggetto già noto ai carabinieri, nei giorni successivi è stato tenuto d’occhio dai militari che, nel corso di una perquisizione a casa sua, lo hanno trovato in possesso del decespugliatore asportato nella circostanza dell’incendio.
L’attrezzo è stato restituito alla società sportiva, mentre per il giovane marocchino è scattata una denuncia per ricettazione. Le indagini dei carabinieri di Portogruaro, coordinati dal luogotenente Corrado Mezzavilla, proseguono.
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