TRIESTE – Nei giorni scorsi, i militari della Guardia Costiera di Trieste hanno svolto una serie di controlli lungo la filiera della pesca, portando al sequestro di oltre due quintali di prodotti ittici privi di tracciabilità o scaduti. Tra le operazioni più rilevanti, un ristorante di Trieste è stato trovato in possesso di pesce senza alcuna documentazione che ne attestasse la provenienza. Oltre al sequestro, il ristoratore è stato sanzionato con una multa di 1.500 euro.
Sequestro al valico di Rabuiese
Particolare attenzione è stata dedicata anche alla collaborazione tra la Guardia Costiera e la Guardia di Finanza presso il valico di frontiera italo-sloveno di Rabuiese. Qui, durante un controllo su un furgone isotermico, sono stati sequestrati 235 chilogrammi di prodotti ittici non conformi alle normative nazionali e comunitarie. Di questi, 225 chilogrammi erano di pesce non tracciato, tra cui pesce marinato, essiccato e caviale di salmone e storione “beluga”, mentre 10 chilogrammi erano di gamberi oltre la data di scadenza.
Sanzioni e smaltimento del prodotto non idoneo
A seguito dei controlli, sono scattate due sanzioni amministrative: 1.500 euro per il pesce senza tracciabilità e 10.000 euro per il pesce scaduto. Tutto il prodotto sequestrato, non idoneo al consumo umano, sarà smaltito da una ditta specializzata. L’attività evidenzia l’impegno costante delle autorità nel garantire una filiera ittica sicura e rispettosa delle normative, a tutela della salute pubblica e dell’ambiente.