TRENTO – Nel pomeriggio di ieri, i finanzieri del Comando Provinciale di Trento hanno portato a termine un’importante operazione contro il traffico di droga, arrestando due uomini e sequestrando un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti e denaro contante. L’operazione, condotta dalle Fiamme Gialle del Gruppo Trento, ha permesso di rinvenire complessivamente 16,5 kg di hashish e 14.000 euro in contanti, suddivisi tra due abitazioni situate a Trento e Meano.
Indagini e appostamenti: come è scattato il blitz
L’indagine ha avuto origine dallo sviluppo di un’attività investigativa sul territorio, che ha portato all’individuazione di una possibile attività di spaccio di droga condotta da un cittadino di nazionalità marocchina in un’abitazione a Meano. Gli investigatori hanno iniziato a monitorare la zona e, nel corso delle osservazioni, hanno notato la presenza frequente di un altro soggetto, di origine moldava, che si recava spesso presso l’appartamento.
I movimenti sospetti del cittadino moldavo hanno indotto i finanzieri a seguirlo fino alla sua abitazione a Lavis (TN). Dopo aver osservato il suo comportamento particolarmente cauto e sospettoso, le autorità hanno deciso di intervenire con una perquisizione dell’abitazione e del box auto a lui in uso.
Il ritrovamento della droga e del denaro
L’intervento, supportato dalle unità cinofile antidroga Aron e Nabucco, ha permesso di scoprire e sequestrare:
- 8,5 kg di hashish, nascosti sotto una coperta e riposti all’interno di borse frigo
- 7.000 euro in contanti, suddivisi in banconote di piccolo taglio
- Bilancini di precisione, utilizzati probabilmente per la suddivisione della sostanza
Alla luce di queste evidenze, i finanzieri hanno deciso di estendere le perquisizioni anche all’abitazione del sospettato marocchino a Meano. Qui, in un borsone nascosto all’interno dell’appartamento, sono stati trovati:
- 8 kg di hashish, suddivisi in panetti
- Altri 7.000 euro in contanti, presumibilmente frutto dell’attività di spaccio
Arresto e accuse
I due uomini sono stati immediatamente arrestati con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso e trasferiti presso la Casa Circondariale di Trento, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.