Da oggi, nuove norme regolano l’uso degli autovelox in Italia. Il decreto, pubblicato in Gazzetta ufficiale, è stato promosso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e ha l’obiettivo di porre fine all’uso indiscriminato dei rilevatori di velocità. Come ha annunciato il ministro Matteo Salvini su X, questo intervento mira a mettere ordine nel sistema degli autovelox, che in Italia rappresentano il 10% di quelli esistenti a livello mondiale.
Le nuove regole sugli autovelox
Il decreto introduce importanti cambiamenti nella gestione e nell’installazione degli autovelox. Tra i principali punti:
Prevenzione degli incidenti: I rilevatori di velocità saranno posizionati solo in aree ad alto rischio di incidenti. Non saranno più tollerati autovelox usati esclusivamente per fare cassa.
Segnalazione preventiva: Gli autovelox dovranno essere segnalati con adeguato anticipo. Sulle strade extraurbane, la segnalazione deve avvenire almeno 1.000 metri prima del dispositivo; sulle strade urbane a scorrimento, la distanza è di 200 metri, mentre sulle altre strade urbane la segnalazione deve avvenire 75 metri prima.
Limitazioni nelle città: Non saranno installati radar in aree urbane con limiti di velocità inferiori ai 50 chilometri orari.
Prevenzione degli incidenti
Le nuove norme introdotte dal decreto mirano principalmente alla prevenzione degli incidenti stradali. Questo obiettivo si raggiunge attraverso l’installazione strategica dei rilevatori di velocità, che dovranno essere posizionati solo in aree ad alto rischio di incidentalità. In questo modo, si intende evitare l’uso indiscriminato e spesso arbitrario degli autovelox, che in passato è stato spesso criticato per il suo utilizzo come strumento di raccolta fondi piuttosto che come misura di sicurezza stradale.
L’installazione degli autovelox sarà ora guidata da criteri ben definiti e rigorosi. In particolare, sarà il prefetto a decidere i tratti di strada sui quali collocare i dispositivi, basandosi su specifici parametri come l’elevato livello di incidentalità e la documentata impossibilità o difficoltà di procedere alla contestazione immediata delle infrazioni. Questo approccio più metodico e basato su dati concreti dovrebbe garantire una maggiore efficacia degli autovelox nel prevenire incidenti e migliorare la sicurezza stradale complessiva.
Segnalazione preventiva
Una delle novità più rilevanti introdotte dal decreto riguarda la segnalazione preventiva degli autovelox. In passato, uno dei principali motivi di contestazione da parte degli automobilisti era l’installazione di autovelox non segnalati adeguatamente, che portava spesso a multe percepite come ingiuste. Con il nuovo decreto, questa pratica verrà definitivamente eliminata.
Gli autovelox dovranno essere segnalati con un adeguato anticipo, in modo da garantire agli automobilisti la possibilità di adeguare la loro velocità per tempo. Sulle strade extraurbane, la segnalazione dovrà avvenire almeno 1.000 metri prima del dispositivo. Sulle strade urbane a scorrimento, la distanza sarà di 200 metri, mentre sulle altre strade urbane la segnalazione dovrà avvenire almeno 75 metri prima del dispositivo.
Questo cambiamento è stato introdotto per garantire maggiore trasparenza e per evitare che gli autovelox vengano percepiti come trappole per gli automobilisti. L’obiettivo è quello di far sì che i rilevatori di velocità siano realmente efficaci nel prevenire gli incidenti, piuttosto che strumenti per la raccolta di multe.
Limitazioni nelle città
Un altro punto fondamentale del nuovo decreto riguarda le limitazioni nell’uso degli autovelox all’interno delle città. In particolare, non sarà più possibile installare radar in aree urbane con limiti di velocità inferiori ai 50 chilometri orari. Questa misura è stata introdotta per evitare che gli autovelox vengano utilizzati in modo indiscriminato e in contesti dove la loro efficacia nel prevenire incidenti è discutibile.
La nuova normativa specifica chiaramente che gli autovelox dovranno essere utilizzati in modo mirato e strategico, concentrandosi su aree ad alto rischio di incidentalità e su strade dove la velocità eccessiva rappresenta un reale pericolo per la sicurezza pubblica. In questo modo, si intende garantire che i rilevatori di velocità siano utilizzati in modo più equo e ragionevole, migliorando così la percezione della loro utilità da parte degli automobilisti.
Installazione strategica degli autovelox
Le nuove normative impongono che la collocazione degli autovelox sia decisa dal prefetto, basandosi su criteri specifici come l’elevata incidentalità della zona e l’impossibilità di effettuare la contestazione immediata delle infrazioni. Inoltre, è stata introdotta una distanza minima tra i vari dispositivi per evitarne la proliferazione incontrollata.
Questa decisione strategica mira a garantire che gli autovelox siano utilizzati solo dove sono realmente necessari e dove possono avere un impatto significativo sulla riduzione degli incidenti stradali. L’introduzione di una distanza minima tra i dispositivi è particolarmente importante per evitare la proliferazione incontrollata degli autovelox, che in passato ha portato a una percezione negativa di questi strumenti da parte degli automobilisti.
Distanze minime e limiti di velocità
Un’importante novità è l’obbligo di posizionare il segnale del limite di velocità almeno un chilometro prima del dispositivo fuori dai centri abitati. Inoltre, la velocità massima rilevata non deve essere inferiore di oltre 20 km/h rispetto al limite generale della strada, salvo deroghe specifiche.
Questa misura è stata introdotta per garantire che gli autovelox siano utilizzati in modo equo e ragionevole, evitando situazioni in cui i rilevatori di velocità vengano utilizzati per penalizzare ingiustamente gli automobilisti. In passato, ci sono stati numerosi casi in cui gli autovelox sono stati installati in aree con limiti di velocità irragionevolmente bassi, portando a multe ingiuste e a una percezione negativa di questi dispositivi.
Con il nuovo decreto, si intende garantire che gli autovelox siano utilizzati solo dove possono avere un impatto significativo sulla sicurezza stradale, evitando situazioni in cui i rilevatori di velocità vengano utilizzati in modo ingiusto o arbitrario.
Utilizzo dei dispositivi mobili
I dispositivi mobili, utilizzati senza contestazione immediata, potranno essere collocati solo in aree dove non è possibile installare dispositivi fissi e dovranno essere chiaramente riconoscibili. Se la contestazione immediata non è possibile, saranno usate postazioni fisse o mobili ben visibili.
Questa misura è stata introdotta per garantire maggiore trasparenza e per evitare che gli autovelox mobili vengano utilizzati in modo indiscriminato. In passato, uno dei principali motivi di contestazione da parte degli automobilisti era l’uso di dispositivi mobili non segnalati adeguatamente, che portava spesso a multe percepite come ingiuste. Con il nuovo decreto, questa pratica verrà definitivamente eliminata.
Il problema dell’omologazione
Un aspetto controverso è la questione dell’omologazione degli autovelox. L’avvocato Massimiliano Baroni, esperto in sanzioni amministrative, sottolinea come la recente sentenza della Cassazione di aprile abbia dichiarato inutilizzabili i dati rilevati da autovelox non muniti di decreto di omologazione del Ministero dei Trasporti. Attualmente, in Italia, gli autovelox sono solo approvati e non omologati, rendendo impugnabili tutte le multe emesse dal 18 aprile in poi.
Questa questione rappresenta un nodo cruciale per la corretta applicazione delle nuove norme sugli autovelox. La mancanza di omologazione dei dispositivi potrebbe infatti compromettere la validità delle multe emesse, portando a un aumento dei ricorsi da parte degli automobilisti. È quindi fondamentale che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti intervenga tempestivamente per risolvere questa problematica, garantendo che tutti gli autovelox siano muniti di decreto di omologazione.
Le nuove regole sugli autovelox segnano un passo avanti verso una maggiore trasparenza e giustizia nella gestione del traffico. Tuttavia, la mancata risoluzione del nodo dell’omologazione lascia ancora aperti interrogativi significativi. La corretta applicazione delle nuove norme richiederà un monitoraggio costante e una chiara comunicazione agli automobilisti, al fine di garantire che l’obiettivo primario di prevenire incidenti venga effettivamente raggiunto.
In sintesi, il nuovo decreto rappresenta un tentativo significativo di riformare il sistema degli autovelox in Italia, garantendo che questi dispositivi vengano utilizzati in modo più equo e ragionevole. Le nuove norme impongono criteri rigorosi per l’installazione e l’utilizzo degli autovelox, mirano a prevenire gli incidenti stradali e a garantire maggiore trasparenza e giustizia per gli automobilisti. Tuttavia, rimangono alcune questioni aperte, in particolare quella relativa all’omologazione dei dispositivi, che dovrà essere affrontata tempestivamente per garantire la piena efficacia delle nuove norme.