«La Fieste de Patrie dal Friûl ci dà l’opportunità di ragionare del Friuli di oggi e di progettare quello di domani, di ricordare il suo profilo multiculturale e multilingue, la sua tradizione di autogoverno, la sua vocazione a mettersi in relazione con il resto dell’Europa e del mondo: radici e valori da condividere e da trasmettere in particolare alle giovani generazioni», afferma il segretario del Patto per l’Autonomia e capogruppo in Consiglio regionale Massimo Moretuzzo, alla vigilia della giornata in cui si celebra la nascita dello Stato patriarcale friulano.
Nel ricordare l’identità plurale e inclusiva nata dalla coesistenza di culture diverse su questa terra, Moretuzzo sottolinea come «autonomia e specialità del Friuli-Venezia Giulia trovino fondamento proprio nella presenza delle minoranze linguistiche – tra le quali quella friulana è quella numericamente più significativa – e nella loro tutela».
Il segretario del Patto per l’Autonomia – che sarà presente domani (3 aprile, ndr) alle celebrazioni ufficiali a Vito d’Asio assieme al consigliere regionale Giampaolo Bidoli – auspica infine che tutti i Comuni friulanofoni della regione aderiscano all’ACLiF, l’Assemblea della Comunità Linguistica Friulana, «per perseguire con sempre maggiore efficacia la promozione dell’identità friulana, la valorizzazione e la tutela della coesione territoriale, sociale, culturale ed economica della comunità linguistica».